Civati: “Mi candido alla segretaria del PD, noi alternativi alle larghe intese”
Candidato alla segreteria del Pd, ma sopratutto candidato a "vendicare" le aspettative di quanti chiedono una svolta per il Paese, oltre che per lo stesso principale partito di centrosinistra. Pippo Civati chiude il suo meeting PolitiCamp a Reggio Emilia confermando la corsa alla leadership del partito: "non capisco perchè qualcuno insista nel dire che non lo farò" twitta Civati. "Mi candido – aggiunge – perchè c'è da ricostruire il centrosinistra; riportiamo con noi Sel, richiamiamo il popolo delle primarie". Questo il punto fermo in vista della sua marcia verso il Nazareno. "L'Italia e il Pd devono essere un posto dove andare, stare bene, fare cose che cambiano la vita delle persone". E ancora :"Non possiamo votare contro gli otto punti del cambiamento, contro gli impegni presi in campagna elettorale".
Ci vuole unione e compattezza, rispetto alle altre correnti interne al partito ("solo correnti di seggiole", mentre "noi ci occuperemo di tutto il resto, della scelta degli argomenti, delle parole nuove" scrive Civati). E poi va più nel concreto riguardo il suo programma: "Ambiente, formazione e lavoro al centro della nostra strategia politica: le buone pratiche devono diventare politiche nazionali". Non manca una mezza frecciata al premier: "Mi candido e lancio un manifesto contro il tatticismo. Se questo va contro le larghe intese, caro Enrico, ce ne faremo una ragione", spiega rivolgendosi al presidente del consiglio.