Cinghiali sventano un attentato dell’Isis uccidendo tre jihadisti in Iraq
Tre militanti dello Stato Islamico sono stati uccisi nella notte di Domenica dopo un incontro ravvicinato con dei cinghiali feroci nel sud di Kirkuk. La notizia è stata riportata dall’agenzia locale Iraqi News. Stando alle ricostruzioni, il gruppo di jihadisti era nascosto in un canneto con l’obiettivo di compiere un'imboscata alle milizie locali anti-Isis tra le montagne di Hamrin, a circa 90 chilometri da Kirkuk. L'agguato è però fallito a causa della carica di un branco di cinghiali selvatici, che li ha travolti. Almeno cinque i jihadisti feriti nell’incidente, oltre alle tre vittime accertate.
A dare la notizia è stato Sheik Anwar al-Assi, leader di una delle brigate tribali dell'area. La tribù erano fuggita in montagna quando lo Stato Islamico aveva conquistato la vicina città di Hawija tre anni fa. “Forse i loro movimenti hanno disturbato un branco dei cinghiali che abitano in quell'area, così come nei campi di mais vicini. L'area è piena di canneti, che sono ottimi per nascondersi" ha spiegato al Times.
“I tre combattenti dell'Isis erano vicino all'area sotto il controllo dei peshmerga di al-Rashad, quando sono incappati nel branco di cinghiali che li ha uccisi”, ha raccontato un combattente curdo dei Peshmerga al Telegraph. “Alcuni rifugiati hanno visto i loro corpi sul bordo di una fattoria nel mentre che fuggivano. Pochi giorni dopo l'episodio, miliziani dell'Isis hanno iniziato a uccidere tutti i suini della zona”. Quest'ultima notizia è stata confermata anche da Alsumaria News.
La notizia dell’attacco è stata riportata da numerosi network e siti internazionali, tra i quali il settimanale britannico Newsweek. “Il cinghiale ha un metodo tipico di attacco: quando ha localizzato una preda corre in avanti mostrando le zanne verso l'animale che intende attaccare, travolgendolo con tutta la sua forza e infliggendo delle lesioni. Poi si ferma, prende posizione e attacca nuovamente la vittima”, ha spiegato uno studioso al settimanale.
