Chiude il museo Guttuso a Bagheria, l’erede dell’artista: “Ritiro le opere”
Il museo Guttuso a Bagheria, in provincia di Palermo, chiude e immediata arriva la reazione dell’erede dell’artista, Fabio Caparezza Guttuso. Erede che, in qualità di presidente degli Archivi Guttuso, ha annunciato l’intenzione di ritirare le opere. Carapezza Guttuso ha scritto all’amministrazione comunale che “la chiusura del Museo Guttuso e la dismissione del personale che lo amministrava lede, sia giuridicamente che affettivamente, la validità ed il significato degli atti che hanno consentito la creazione del Museo Guttuso, ospitato a Villa Cattolica”, sottolineando poi che “la comunicazione, peraltro data dall’Assessore alla Cultura con soli due giorni di preavviso, ha impedito persino la ricerca di una soluzione alternativa e condivisa, mettendo tra l’altro a rischio gli importanti progetti, Itinerari Guttusiani, finanziati dal Pofers, che garantirebbero al Museo Guttuso, e quindi a Bagheria, un’importante flusso turistico culturale”. Gli Archivi Guttuso, quindi, avendo “ritenuto che venendo meno la pubblica fruizione non abbia più senso la permanenza della Collezione Guttuso a Villa Cattolica si riservano di valutare l’opportunità di chiedere la restituzione delle opere d’arte al fine di assicurarne la pubblica fruizione” e “nelle more diffida l’Amministrazione Comunale affinché vengano poste in essere tutte le iniziative necessarie per assicurare al meglio la custodia e la sicurezza delle opere oltre naturalmente quella della tomba”.
Il sindaco di Bagheria: “Chiusura del museo Guttuso temporanea” – Il comune di Bagheria ha deciso di chiudere il museo Guttuso poiché è stato appurato che la galleria d’arte incassa 20mila euro l’anno a fronte di spese pari a 480 mila euro. Il sindaco pentastellato Patrizio Cinque ha comunque spiegato che la chiusura del museo è temporanea: “Il museo non chiuderà definitivamente. Verrà riqualificato grazie a finanziamenti per una cifra complessiva di 4 milioni e mezzo, prevedendo la chiusura temporanea per i lavori per poi venire probabilmente gestito da privati. Attualmente il museo ha un costo di 480 mila euro ed entrate per 20 mila euro all’anno. Questa azione si inserisce all’interno di una manovra più ampia che prevede la riorganizzazione della macchina comunale con una taglio della spesa corrente di circa 1 milione di euro”.
