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Napoli, chiude Eldo: la lettera di un dipendente

Il maxistore di elettrodomestici con sede in piazza Matteotti, nel cuore della città, a ottobre sarebbe dovuto passare ad un’altra azienda con garanzie per i livelli occupazionali. Intanto il negozio è chiuso e i lavoratori sono preoccupati: “Non sappiamo ancora nulla sul nostro futuro”.
A cura di Redazione
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Ancora maxistore in difficoltà a Napoli: dopo il periodo di chiusura di Fnac (che poi ha riaperto i battenti), la chiusura della libreria Guida al Vomero e l'annunciata chiusura di quella storica di Port'Alba e la crisi di altre realtà storiche, ora tocca alla Eldo: il maxistore di elettrodomestici e telefonia è in difficoltà. A scrivere a Fanpage.it è uno dei dipendenti che spiega qual è l'attuale situazione.

Salve Direttore,
sono un dipendendente della Eldo Italia s.p.a. e la mia sede di lavoro è stata per sei anni il negozio di Piazza Matteotti a Napoli.
A ottobre ci è stato comunicato dall'azienda che ci sarebbe stata una cessione del ramo d'azienda e che quindi il nostro negozio (insieme ai p.v. di Marcianise e Pontecagnano) sarebbe passato a un'altra azienda, la Papino Elettrodomestici s.p.a.
Il 23 Ottobre abbiamo firmato un verbale di conciliazione con il quale ci veniva richiesto per altro di dare il consenso a una riduzione delle ore lavorative. Dovendo cedere la struttura al nuovo datore di lavoro ci è stato chiesto dalla Eldo di svuotare il negozio.
Qualche giorno dopo si è presentato in negozio il sig. Consolato Papino, titolare dell'azienda che ci stava assumendo, il quale ci rassicurava dicendoci che dal 6 novembre saremmo stati un'unica famiglia e che avremmo potuto contare su di lui. Dal 30 ottobre siamo stati messi in ferie in attesa dei lavori di ristrutturazione. L'apertura del nuovo negozio era prevista per l'inizio di dicembre. Durante il mese di novembre non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione e solo qualche giorno fa abbiamo scoperto che la trattativa tra le due aziende era saltata. 80 persone sono oramai di fatto per strada senza un lavoro. Ad oggi non sappiamo se siamo in ferie o se è stata attivata la cassa integrazione. Siccome non conosciamo quale sia la verità, se l'azienda si sia comportata in modo corretto e cosa ci aspetta, le chiedo la cortesia di porre l'attenzione su questa vicenda che ha più ombre che luci.

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