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Chiedeva soldi e sesso per liberare le donne dalla Macumba: arrestato finto guru a Torino

Il nuovo caso nel capoluogo piemontese a poche ore dall’arresto del “santone” accusato di stupri di gruppo.
A cura di Antonio Palma
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Avrebbe approfittato di donne fragili facendo credere loro di essere un santone capace di togliere il malocchio e liberarle da una presunta Macumba, effettuata da sconosciuti contro di loro, in cambio di soldi e sesso. Questa l'accusa nei confronti di un uomo torinese di 69 anni arrestato nella mattinata di mercoledì dai carabinieri del capoluogo piemontese su ordine del Gip che ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare su richiesta della locale Procura della Repubblica. L'uomo deve rispondere dei reati di circonvenzione di incapaci e violenza sessuale.

Nel dettaglio, come ricostruito in una nota dal procuratore di Torino Armando Spataro, al momento sono due le vittime accertate del 69enne che si fingeva un guru che con pratiche e riti di ispirazione indiana riusciva a guarire da presunti malefici. Si tratta di due donne dalle quali l'uomo ha preteso e ottenuto soldi, ricariche telefoniche, favori personali e in un caso anche sesso.

L'uomo si diceva capace di contrastare la ‘Macumba' purificando l'ambiente con riti magici riconducibili alla medicina tradizionale indiana nei quali usava sacchettini dal potere miracoloso che in realtà contenevano erbe e spezie facilmente reperibili sul mercato. In un caso, l'uomo ha ottenuto dalla sua vittima anche prestazioni sessuali che a suo dire avrebbero avuto il beneficio curativo di aiutarla a superare le proprie difficoltà

L'arrestato, che non era laureato ma si presentava come ingegnere, "plagiava abilmente le vittime, intrecciando con queste un raffinato e subdolo legame concretamente mantenuto anche grazie ad un continuo contatto telefonico", ha spiegato il pm, concludendo: "L'auspicio della Procura è che altre vittime, rassicurate dal concreto esito dell'attività, trovino la forza di denunciare l'arrestato". Il nuovo caso è emerso a poche di distanza dalla scoperta degli stupri di gruppo spacciati per riti magici organizzati sempre nel capoluogo piemontese dal "santone" Paolo Meraglia, arrestato dalle forze dell'ordine dopo la denuncia di una vittima.

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