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Chicago, il comune vuole rimuovere la statua intitolata al fascista Italo Balbo

Dopo i cruenti fatti di Charlottesville, nell’Illinois si riaccende la polemica su un monumento simbolo: la colonna fascista di Chiacago dedicata a Italo Balbo potrebbe essere rimossa.
A cura di Annalisa Cangemi
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La statua del gerarca fascista Italo Balbo, dono di Benito Mussolini alla città di Chicago, potrebbe essere rimossa. La statua è stata collocata nella città dell'Illinois nel 1933. I consiglieri comunali vogliono anche rinominare Balbo Drive, e dedicare la strada ad altri immigrati italiani negli Stati Uniti, come Enrico Fermi o Madre Cabrini. La colonna romana, che ha più di duemila anni e proviene dal porto di Ostia, è un simbolo fascista potentissimo, caro agli italo-americani dell'Illinois del secolo scorso: un'iscrizione incisa ricorda la "Crociera aerea del decennale"‘ voluta dal Duce. Il monumento si trova in un parco cittadino, sulle rive del lago Michigan, dove Barack Obama festeggiò la vittoria alle elezioni presidenziali del 2008.

"Sono sorpreso che i cittadini di Chicago non abbiano già chiesto decenni fa la rimozione di questi simboli fascisti, donati dal dittatore italiano Mussolini, un compare di Hitler. È ora che Chicago faccia qualcosa per rimediare a questa imbarazzante anomalia", ha detto il consigliere democratico Ed Burke.

Anche qui, come a Charlottesville, la comunità si divide sulla questione: difendere un pezzo di storia o prendere le distanze da un'ideologia. per gli italiani residenti a Chicago è comunque importante preservare la memoria, anche se questo significa salvare i resti di uno dei periodi più bui della storia italiana. "Questo monumento rappresenta il momento di massimo orgoglio nella storia degli italiani a Chicago, un momento importante per la città stessa. L’impresa tecnologica di Balbo è equivalente allo sbarco sulla luna», spiega al Corriere della Sera Dominic Candeloro, rappresentante di una associazione culturale della città, "Casa Italia". "Come persona di centrosinistra mi sento a disagio a difendere un leader fascista, ma come italoamericano sono fiero di proteggere l’importanza di quella giornata nella storia del nostro gruppo etnico". 

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