“Chiamatemi onorevole”, la richiesta del sindaco Cosimo Mele ai dipendenti comunali
"Chiamatemi onorevole", è la richiesta ufficiale dell'ex deputato Cosimo Mele ai dipendenti del Comune di Carovigno di cui è diventato sindaco nelle scorse elezioni locali. Per vedere esaudita la sua richiesta, il primo cittadino del comune in provincia di Brindisi ha emanato un'apposita circolare a tutti i dipendenti pubblici locali protocollata il 26 marzo scorso e di cui si è saputo solo ora. Nella nota indirizzata a tutti i dipendenti comunali, Mele, al vertice di una coalizione sostenuta da liste civiche e dal Pd, scrive: "Con la presente si comunica ai dipendenti comunali che dalla data odierna tutti i documenti in uscita a firma del sindaco, devono contenere il titolo di onorevole". Il documento ufficiare neanche a dirlo è firmato "onorevole Cosimo Mele". A quanto si è appreso, però, la dicitura sarebbe stata poi barrata a penna per risultare cancellata nei provvedimenti comunali a firma del primo cittadino.
Lo scandalo a luci rosse che coinvolse Mele
Cosimo Mele, ex deputato dell'Udc, è noto alle cronache soprattutto per lo scandalo a luci rosse che lo travolse nel 2007 quando era ancora parlamentare. Nel luglio 2007 l'Onorevole ammise di aver trascorso una notte con una donna, Francesca Zenobi, che accusò un malore e che riferì di essersi sentita male dopo aver fatto uso di droga. Per questo finì indagato per cessione di cocaina e per omissione di soccorso, accusa quest'ultima per cui è stato prosciolto. A seguito di quell'episodio Mele fu costretto a lasciare l'Udc, ma soprattutto la scena politica nazionale. Da allora si è dedicato alla politica locale prima candidandosi alle elezioni provinciali di Brindisi, nel 2009 con Alleanza di centro e sfiorando l'elezione, poi per la carica di consigliere regionale con Io Sud, senza però centrare l'obiettivo, ed infine a Sindaco di Carovigno riuscendo a vincere.