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Chi è Touil Abdelmajid, arrestato per l’attentato a Tunisi poi scagionato

Il 22enne lo scorso 18 marzo non era a Tunisi, ma a Gaggiano, e stava frequentando un corso di lingua italiana.
A cura di Davide Falcioni
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Chi è Touil Abdelmajid, il ragazzo di 22 anni arrestato ieri dalla polizia italiana con l'accusa di aver partecipato alla strage di Tunisi, al Museo del Bardo, in cui persero la vita – tra gli altri – anche quattro nostri connazionali? Secondo i magistrati tunisini si tratta di un pericoloso terrorista, di uno dei membri del commando che aprì il fuoco contro i turisti occidentali. Secondo i suoi familiari più stretti, tuttavia, lo scorso 18 marzo il 22enne si trovava a Gaggiano, in provincia di Milano.

Una versione – quest'ultima – confermata stamattina dalla Procura di Milano: Touil Abdelmajid si trovava in Italia sia il giorno della strage che quelli precedenti e successivi. Per l'esattezza a scuola, dove frequentava dei corsi di lingua italiana. Il 18 marzo il tunisino era in classe, lo confermano i registri scolastici e gli insegnanti del “Centro provinciale per l’istruzione degli adulti Maestro A. Manzi”. Con l'attentato di Tunisi il 22enne non ha nulla a che fare, ma già ieri i leader politici italiani si sono affrettati a commentare il suo arresto come una "vittoria dell'antiterrorismo".

A spiccare il mandato di arresto internazionale erano stati ieri i magistrati tunisini che stanno indagando sull'attentato: Touil veniva accusato di omicidio volontario e partecipazione ad attività terroristica internazionale. Non è noto se il 22enne sia accusato di essere esecutore materiale della strage oppure sostenitore "logistico": quel che è certo è che secondo gli investigatori il 18 marzo Touil Abdelmajid era a Tunisi e avrebbe incontrato Yassine Laabidi e Jabeur Khachnaoui, i due terroristi uccisi dalle forze speciali dopo l'attentato. Con loro il giovane si sarebbe diretto al Muso del Bardo. Prima, però, Touil Abdelmajid avrebbe partecipato all'ultimo vertice preparatorio, quello dell'11 marzo in cui sarebbero stati fissati i dettagli dell'azione consegnate le armi.

Sulla vicenda, quindi, le autorità tunisine avrebbero preso un'enorme cantonata, così come il governo italiano. In una conferenza stampa il Ministro degli Interni Angelino Alfano stamattina parlava di "un successo delle forze dell’ordine, frutto anche della buona cooperazione tra diversi Paesi nella lotta al terrorismo". In realtà le accuse contro Touil Abdelmajid sono crollate nel giro di poche ore. Chissà se qualcuno si scuserà con il 22enne tunisino…

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