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Chi è António Guterres, il futuro segretario generale dell’ONU

Portoghese, 67 anni, è stato primo ministro socialista nel suo paese e alto commissario per i rifugiati all’Onu: succederà a Ban Ki Moon a partire dal primo gennaio 2017 e dovrà risolvere la crisi siriana.
A cura di Davide Falcioni
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Antonio Guterres è il nuovo segretario generale delle Nazioni Unite: la nomina del portoghese era nell'aria da questa mattina ed è avvenuta per acclamazione in seduta di Consiglio di Sicurezza. Il prossimo passo, che rappresenta però solo una formalità, sarà la ratifica da parte dell'Assemblea Generale dell'Onu. Guterres inizierà il suo mandato a partire dal primo gennaio del 2017. "Guterres era il miglior candidato, e questa è stata considerata all'unanimità la cosa più importante", ha dichiarato l'ambasciatore russo Vitaly Churkin, presidente di turno dei Quindici, commentando la mancata elezione di una donna alla guida dell'organizzazione intergovernativa.

Chi è Antonio Guterres: ex premier portoghese e alto commissario per i rifugiati

Antonio Guterres, successore del sudcoreano Ban Ki Moon, ha 67 anni e una carriera diplomatica di primissimo piano. E' stato infatti primo ministro portoghese – eletto nel Partito Socialista – dal 1995 al 2002 per poi diventare alto commissario per i rifugiati tra il 2005 e il 2015. Dopo la reggenza dell'austriaco Kurt Waldheim – tra il 1972 e il 1981 – è il primo europeo alla guida del "Palazzo di Vetro". Ingegnere di formazione, Guterres ha iniziato il suo impegno civile nelle associazioni cattoliche per poi passare all'impegno politico in seguito alla fine della dittatura di Salazar. Entra quindi nel Partito socialista (Ps) prima come parlamentare, poi diventandone segretario. La vittoria alle elezioni del 1995 lo spinge verso l’incarico di primo ministro: convinto europeista, è lui a guidare il Portogallo nell'ingresso all'euro prima di abbandonare gli incarichi politici dopo la sconfitta alle elezioni del 2001.

Dal governo del Portogallo alla guida dell'alto commissariato per i rifugiati trascorrono 4 anni: sarà lui a dover affrontare la peggior crisi migratoria del secolo e sarà sempre lui a ridurre i funzionari a Ginevra per aumentare il personale sul campo in Siria, Iraq e nel resto del mondo: "Non potete immagine cosa significhi vedere simili livelli di sofferenza”, ha dichiarato in una recente intervista, e la speranza è che riesca a trasferire questa umanità anche nella difficile gestione dell'Onu.

Il compito di Guterres alla guida dell'Onu: risolvere la crisi siriana

Guterres è stato nominato alla fine di sei scrutini e in assenza di tensioni. Per la prima volta nella storia delle Nazioni Unite tutti gli stati membri hanno potuto porre domande ai candidati: "Abbiamo un candidato la cui esperienza, visione e capacità d’adattamento su moltissimi temi hanno finito per convincere. È notevole che non ci siano stati né contenziosi né controversie”, ha detto l'ambasciatrice statunitense Samantha Power. “Tutti i giorni ci riuniamo al Consiglio di sicurezza aspirando all’unità che abbiamo potuto osservare oggi. E con una crisi terribile come quella attualmente in corso in Siria, l’urgenza di ottenere una simile unità è evidente”.

Il compito di Guterres sarà tutt'altro che facile: guiderà l'Onu in una fase di grandi difficoltà dell'organizzazione e succedendo a un segretario generale che non ha saputo imporsi nelle grandi crisi internazionali. Con la carneficina in Siria, la guerra in Yemen e la polveriera libica, il portoghese avrà l'arduo compito di tentare di ricomporre le crisi e trovare la strada della pace. Per questo, secondo molti esperti, il suo mandato sarà complicatissimo. E forse anche per questo non ha trovato molti rivali nell'elezione al vertice dell'Onu: chi – in un contesto del genere – accetterebbe a cuor leggero di guidare le Nazioni Unite?

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