CGIA: “Ogni italiano paga 8mila euro di tasse all’anno”
Quante tasse pagano in media gli italiani ogni anno? Secondo una ricerca della Cgia di Mestre nel 2015 tra imposte, accise, tributi, addizionali e ritenute l'importo totale sarà di circa 8mila euro. L'organizzazione veneta fa inoltre sapere che le prime 10 imposte valgono 417,7 miliardi di euro e garantiscono l'86% del gettito tributario complessivo che nel 2014 si è attestato a 486,6 miliardi di euro. Le tasse più gravose per le tasche degli italiani sono Irpef e Iva e da sole rappresentano oltre la metà del gettito (53,1%). L'Irpef porta alle casse dello Stato oltre 161 miliardi di euro di gettito (un terzo del totale) mentre la seconda sfiora i 97 miliardi di euro (19,9%). Per quanto concerne le imprese le tasse più gravose sono l'Ires, che nel 2014 ha consentito all'erario di incassare 31 miliardi di euro e l'Irap che ha assicurato 30,4 miliardi di gettito.
"Nel 2015 – ha spiegato Paolo Zabeo, coordinatore dell'Ufficio Studi Cgia – ciascun italiano pagherà mediamente 8 mila euro di imposte e tasse, importo che sale a quasi 12 mila euro considerando anche i contributi previdenziali. E la serie storica indica che negli ultimi 20 anni le entrate tributarie pro-capite sono aumentate di 76 punti percentuali, molto di più rispetto all'inflazione che, invece, è salita del 47 per cento". Va anche considerato che la pressione tributaria (imposte, tasse e tributi sul Pil) in Italia (30,1%) è la terza più elevata dell'Area euro dopo Finlandia e Belgio, superiore di sette punti percentuali rispetto a quella tedesca (22,9%).
La Cgia ha quindi stilato un curioso decalogo sulle caratteristiche delle tasse italiane.
- Quella più elevata: L’Irpef;
- quella che paghiamo tutti i giorni: L’Iva;
- la più pagata dalle società: L’Ires;
- la più odiata dalle imprese: L’Irap;
- la più singolare: quella applicata dalle regioni sulle emissioni sonore degli aeromobili;
- la più lunga (come dicitura): imposta sostitutiva imprenditori e lavoratori autonomi regime di vantaggio e regime forfetario agevolato;
- la più corta (acronimi esclusi): bollo auto;
- l’ultima grande imposta introdotta: Tasi;
- la più odiata dalle famiglie (fino al 2015): l’Imu/Tasi;
- le più stravaganti: le imposte sugli spiriti (distillazione alcolici), quelle sui gas incondensabili e sulle riserve matematiche di assicurazione.