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Cento anni fa la prima proiezione di “Christus”, kolossal del cinema muto italiano

L’8 novembre del 1916 usciva “Christus”, capolavoro del cinema muto di primo Novecento. Ebbe un clamoroso successo, finché nel 1929 se ne persero le tracce per far posto ai film sonori. Sabato 12 novembre sarà proiettato in versione restaurata nella cittadina di Cori, dove fu girato.
A cura di Redazione Cultura
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Un frame da "Christus"
Un frame da "Christus"

L'8 novembre del 1916, cento anni fa, veniva presentato ufficialmente al grande pubblico "Christus", capolavoro del cinema muto italiano del primo Novecento.

La prima proiezione al Teatro Augusteo di Roma fu un successo. Tra i presenti c’era la regina Elena, alcuni rappresentanti del Governo, vari ambasciatori e personalità della cultura. La sua fortuna proseguì in Francia, Germania, Stati Uniti e Sudamerica.

Restò incontrastato bestseller fino al 1929, quando se ne persero le tracce, per far posto ai primi film sonori. Fu restaurato nel 2000 dalla Cineteca Comunale di Bologna per volontà di Goffredo Lombardo, direttore della Titanus e figlio di Leda Gys, che nel cast interpreta Maria. L’accompagnamento musicale, simile all’originale perduto del M° don Giocondo Fino, è stato appositamente composto da Monsignor Marco Frisina.

La pellicola ripercorre la vita di Gesù, dall’annunciazione dell’angelo Gabriele all’ascensione in cielo. Dura 90 minuti e circa il 10% delle scene furono girate a Cori, in provincia di Latina.

Le riprese, dirette dal regista Giulio Antamoro, si svolsero in Egitto e Palestina dall’estate del 1914. Nell’Aprile 1916, al primo visto di censura, ci si accorse che alcune parti si erano rovinate durante il viaggio in nave verso l’Italia. Il regista della Cines Enrico Guazzoni allora allestì il set a Cori.

Per festeggiare lo storico avvenimento, sabato 12 Novembre, alle ore 17:30, il "Christus" restaurato verrà proiettato al teatro del centro socio culturale ‘Argento Vivo' di Cori. L’iniziativa è aperta a tutta la cittadinanza.

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