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Rai la neo-eletta Rita Borioni: “Non guardo il satellite e non conosco la tv digitale”

Di cultura e tutela dei beni culturali, Rita Borioni, nuovo membro del Cda della Rai eletta in quota Pd (area Orfini – Giovani Turchi), se ne intende. Sembra invece essere molto meno esperta di televisione.
A cura di Enrico Tata
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Una laurea in Lettere con indirizzo storico artistico conseguita con lode, ricercatrice, docente a contratto all’Università della Calabria di Legislazione dei Beni Culturali, argomento sul quale ha scritto anche un manuale. Insomma, di cultura e tutela dei beni culturali, Rita Borioni, nuovo membro eletto in quota Pd (area Orfini – Giovani Turchi) del Cda della Rai, se ne intende. Sembra invece essere molto meno esperta di televisione. In questo campo le sue esperienze si riducono all’aver condotto una trasmissione sul mondo dell’arte, “Stendhal”, su Red Tv, la televisione fondata da Massimo D’Alema. Borioni in un’intervista, telefonica bisogna specificare, rilasciata oggi a Mario Ajello del Messaggero ammette tutte le sue lacune sull’argomento: non è abbonata e non vede Sky, in tv guarda soprattutto talk show politici, programmi di divulgazione scientifica, film e telegiornali. Sul digitale terrestre dice di non di non sapere niente o comunque risponde: “Io mi occupo di cultura”. E il digitale terrestre non è cultura?, le chiede l’intervistatore. “Tutt’altro. Volevo dire che la cultura da cui provengo io e le nuove tecnologie sono due cose che possono stare insieme”, è la risposta di Borioni. E sul processo di digitalizzazione della Rai chiosa: "Lei mi sta facendo una domanda da mille pistole". E poi aggiunge: "Questo è un tema da saggio scientifico, non da domanda al telefono".

Rai, la proposta di Guelfi per avere lo stipendio: “Verso la mia pensione alla Rai”

Veniamo ad un altro nuovo mebro del Cda Rai: Guelfo Guelfi, ex spin doctor del presidente del Consiglio Matteo Renzi ed eletto, ovviamente, in quota Pd. Secondo la legge 114 del 2014 un lavoratore in pensione non può assumere incarichi nelle società controllate dallo Stato. Carlo Freccero, eletto nel cda Rai da 5 Stelle e Sel, ha già detto di essere pronto a lavorare gratis. Di diverso avviso è Guelfi: lui, lo stipendio lo vuole. E su Facebook propone di versare nelle casse della Rai la sua pensione mensile che ammonterebbe a 1400 euro. “Volevo dirvi che se Freccero lo fa gratis io propongo che i pensionati del cda versino le rispettive pensioni alla Rai e riscuotano la spettanza per l'incarico che si trovano a svolgere. Finito l'incarico si torna alla pensione. La mia è di 1.440 euro al mese. All'incirca come quella della mia sorella che l'ha ottenuta dopo quarant'anni di bambini da educare. La mia pensione è la mia bandiera”, ha scritto.

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