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Catania, rimosso il cartello contro l’elemosina ai rom

Dopo le proteste delle associazioni rom la Decò chiede ai proprietari del market siciliano di rimuovere il contestato cartello con il quale avvertiva i clienti della presenza di “zingari” che chiedono l’elemosina.
A cura di Redazione
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Dopo le proteste è stato rimosso il controverso cartello affisso qualche giorno fa all'esterno di un supermercato a Catania, in piazza Cavour. “Non fate l’elemosina agli zingari davanti la porta”, perché “guadagnano 60-80 euro al giorno”, cioè “più di un operaio specializzato italiano” e in maniera “netta, esentasse”: questa la frase messa nero su bianco all'ingresso del market della catena Decò Gruppo Arena nel centro della città siciliana. E proprio la direzione aziendale del gruppo informa di aver "chiesto ed ottenuto dal direttore del punto vendita di rimuoverlo" e lo rende noto attraverso l'Associazione nazionale Rom (Anr) che aveva chiesto la "rimozione immediata del cartello inneggiante all'odio razziale contro l'etnia Rom" e "altamente lesivo della dignità umana", e "apertura di un'inchiesta all'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali". "La povertà nelle quali vivono le famiglie di etnia Rom, Sinti e Caminanti – ha scritto l'associazione in una nota – è il frutto di precise e determinate volontà politico istituzionali perseguite dalla classe dirigente che ha governato il paese negli ultimi venti anni. In Italia ci sono 10 milioni di poveri. La minoranza di etnia Rom è tra gli strati più esclusi di tutta la popolazione nazionale. Fare le “elemosina” l’unica forma di “reddito” di migliaia di persone per non morire di fame". Secondo l'associazione "il cartello affisso nel supermercato di Catania è altamente demagogico e populista. Si inviata a non fare elemosina ad una famiglia Rom perché guadagnerebbe più di un operaio: questo è falso. La Popolazione di Etnia Rom chiede da anni al Governo Italiano politiche di inclusione lavorativa: vogliamo lavorare come tutti, vogliamo vivere come tutti. È il razzismo ad impedire la nostra inclusione, sono le scelte politico/economiche del Governo Nazionale, Regionale, Provinciale e Locale ad impedire la nostra inclusione.

La direzione del market, interpellata da Fanpage.it aveva tuttavia incassato numerose adesioni, spiegato di non essere razzista e nello specifico di aver voluto avvertire i propri clienti della presenza “stanziale” una famiglia di rom che “allontana i clienti indispettiti dall’insistenza”, fa “i nostri stessi orari di lavoro”, quando “va in ferie manda dei parenti a sostituirli” e “minaccia chi si avvicina per mendicare”. "Quando vengono i vigili urbani su nostra sollecitazione – aveva dichiarato al nostro giornale il proprietario del negozio – vanno via ma dopo cinque minuti sono tornano nuovamente".

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