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Catania, niente parto cesareo per non fare straordinari: bimbo nasce con lesioni gravissime

L’episodio risale al 2 luglio 2015 e le indagini sono state avviate dalla squadra mobile e coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro dopo la denuncia dei familiari.
A cura di Charlotte Matteini
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"Per evitare di rimanere a lavorare oltre l'orario previsto, avrebbero omesso di eseguire un parto cesareo, nonostante i molteplici episodi di sofferenza fetale emersi dal tracciato e simulare una inesistente regolarità nell'esame medico", i medici di un ospedale di Catania "avrebbero somministrato atropina alla gestante" senza informare i colleghi del turno successivo "della situazione causando la nascita del neonato con lesioni gravissime". È la gravissima accusa contestata dalla Procura di Catania a due dottoresse di un ospedale di Catania, struttura da oltre 2mila parti l'anno, per le quali è stato chiesto il rinvio a giudizio per lesioni gravissime colpose, omissioni e falso in atti d'ufficio. Davanti al Gup Ragazzi, il prossimo 22 maggio, comparirà in udienza anche un'altra dottoressa che, secondo l'accusa, "pur non essendo a conoscenza degli avvenimenti precedenti, praticava alla paziente per due volte le manovre di Kristeller, bandite dalle linee guida, nonostante un tracciato non rassicurante, e non contattava in tempo il neonatologo". L'episodio risale al 2 luglio 2015 e le indagini sono state avviate dalla squadra mobile e coordinate dal procuratore Carmelo Zuccaro dopo la denuncia dei familiari. Il neonato è nato con un giro di cordone ombelicale attorno al collo, ha riportato lesioni gravissime e danni irreversibili cerebrali e motori.

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