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Cassazione: a ex moglie che convive con un altro non va corrisposto alcun assegno

Il diritto della ex moglie a ricevere l’assegno divorzile scompare nel caso in cui lei si rifaccia una vita costituendo una famiglia di fatto con un’altra persona.
A cura di Susanna Picone
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Alla ex moglie che, dopo il divorzio, ha avviato una convivenza “more uxorio” con un altro uomo non va corrisposto alcun assegno. È quanto ha stabilito la sesta sezione civile della Corte di Cassazione rigettando il ricorso presentato da una donna divorziata nel 2011 contro la sentenza con cui il Tribunale di Latina, pronunciando la cessazione degli effetti civili del suo matrimonio, aveva respinto la sua domanda di assegno divorzile. La Cassazione, con la sentenza 19345, sottolinea che “l'instaurazione di una nuova famiglia, ancorché di fatto, rescindendo ogni connessione con il tenore e il modello di vita caratterizzanti la pregressa fase di convivenza matrimoniale fa venir meno ogni presupposto per la riconoscibilità dell'assegno divorzile a carico dell'altro coniuge, cosicché il relativo diritto non entra in stato di quiescenza, ma resta definitivamente escluso”.

Stop all'assegno anche quando finisce la nuova relazione – Anche quando l’ex moglie chiude la nuova relazione nata dopo il divorzio non ha quindi nulla a pretendere dall'ex marito. La Corte di Cassazione stabilisce che l'assegno di mantenimento decade già con l'inizio del nuovo rapporto a due e non può essere reintrodotto dopo la fine dello stesso.

La sentenza della Cassazione – I giudici spiegano che la “formazione di una famiglia di fatto, costituzionalmente tutelata” dall'articolo 2 della Costituzione “come formazione stabile e duratura in cui si svolge la personalità dell'individuo” è espressione “di una scelta esistenziale, libera e consapevole che si caratterizza per l'assunzione piena del rischio di una cessazione del rapporto e, quindi, esclude ogni residua solidarietà post-matrimoniale con l'altro coniuge, il quale deve considerarsi ormai definitivamente esonerato dall'obbligo di corrispondere l'assegno divorzile”.

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