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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Caso Scazzi, l’avvocato di Sabrina Misseri: “E’ distrutta, in carcere non smette di piangere”

Il legale della donna condannata all’ergastolo le ha fatto visita in carcere: “Era distrutta, ha pianto soltanto. Abbiamo parlato un pochino, è preoccupata perché probabilmente dovrà essere trasferita e comunque separata dalla madre”.
A cura di D. F.
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"Ho trovato Sabrina Misseri a pezzi, senza infingimenti. Era distrutta, ha pianto soltanto. Abbiamo parlato un pochino, è preoccupata perché probabilmente dovrà essere trasferita e comunque separata dalla madre. Anche da quel punto di vista non ho potuto essere particolarmente consolatorio". A parlare è Nicola Marseglia, avvocato difensore della donna che il 26 agosto del 2010 ha ucciso Sarah Scazzi e che – dopo essere stata condannata all'ergastolo dalla corte di Cassazione – è ora detenuta nel carcere di Taranto. In seguito alla condanna, diventata definitiva, alla detenuta viene riservato nel penitenziario un trattamento differente rispetto a quello a cui era sottoposta quando era in attesa di giudizio. Per Sabrina Misseri, infatti, si prospetta una dolorosa separazione dalla madre Cosima Serrano, con la quale ha condiviso la cella del penitenziario da maggio del 2011. Anche la Serrano, infatti, è stata condannata al carcere a vita.

Marseglia ha quindi aggiunto: "Facciamo appello a chi ha qualcosa da dire di smetterla con questo gioco al massacro e di mettersi una mano alla coscienza. Noi sappiamo che nel momento in cui la prova in questo processo è stata acquisita quella prova in buona parte era pure inquinata". Il legale, ha anche annunciato di non poter escludere un ricorso alla Corte Europea dei diritti dell'uomo: "Magari ci vorranno anche anni. Dovranno emergere nuovi elementi di prova che non conosciamo. Tante persone che hanno taciuto se vogliono, forse, finalmente possono parlare di fronte a un fatto così enorme e cioè la morte di una ragazzina di 15 anni e il carcere per una giovane. Secondo la giustizia è un'assassina ma se per un milionesimo di possibilità non lo è, forse sarebbe il caso di mettersi una mano alla coscienza".

Ieri la condanna all'ergastolo Sabrina Misseri e sua madre

Ieri la Cassazione ha confermato il carcere a vita per Sabrina Misseri e sua madre Cosima Serrano. I giudici hanno anche confermato la condanna a otto anni per Michele Misseri per la soppressione del cadavere della nipote. La Corte ha quindi rivisto al ribasso di un anno la pena per il fratello di Michele, Carmine Misseri, riducendola a quattro anni e 11 mesi. Il collegio della Cassazione ha leggermente ridotto, escludendo l'aggravante del numero di persone in concorso per la soppressione del cadavere di Sarah, l'isolamento diurno per Cosima e Sabrina.

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