Caso Pistorius, approva il ricorso in appello. Troppo pochi 5 anni di pena?

La Corte Suprema di Pretoria riesaminerà in appello la sentenza di condanna a 5 anni per omicidio colposo inflitta a Oscar Pistorius, il velocista che la sera di San Valentino del 2013 sparò alla fidanzata Reeva Steenkampa uccidendola a sangue freddo. Il giudice Thokozile Masipa, che valutò l'omicidio come "non volontario" giudicando comunque "negligente" l'atteggiamento di Pistorius, che sparò attraverso la porta del bagno senza assicurarsi di chi ci fosse dall'altro lato, ha accettato la richiesta del pubblico ministero, secondo cui la pena inflitta all'ex atleta sarebbe stata troppo lieve: solo 10 mesi – su una condanna di 5 anni – verranno infatti scontati dietro le sbarre.

La sentenza fin da subito non aveva soddisfatto il pubblico ministero che, durante la sua requisitoria, aveva chiesto al giudice una condanna di 10 anni per omicidio colposo. Fin da subito tuttavia si era capito che la richiesta non sarebbe stata soddisfatta: il giudice, infatti, aveva premesso che non avrebbe potuto tener conto nella sua decisione dell'interesse mediatico ottenuto dall'intera vicenda, spiegando che era necessario mantenere un “equilibrio tra gli interessi della società, gli interessi dell’accusa e la serietà dei reati. Una sentenza non carceraria manderebbe un messaggio sbagliato, ma anche una pena lunga non sarebbe appropriata”.

Un'interpretazione del caso che tuttavia lo stesso giudice ha deciso di rimettere in discussione e,  qualora emergessero evidenze che cambino la posizione e il peso delle responsabilità di Oscar Pistorius nella vicenda, rivedere.