17 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Caso genitori-nonni: “Voi senza colpe ma bimba è lontana da 4 anni, non può più tornare”

Attesa per la decisione della Corte d’Appello su Luigi Deambrosis e Gabriella Carsano, la coppia di Casale Monferrato che da sei anni non vede la figlia portata via per un sospetto abbandono dai servizi sociali.
A cura di Susanna Picone
17 CONDIVISIONI
Immagine

La Corte d'appello civile di Torino è chiamata a esprimersi sul caso dei cosiddetti “genitori-nonni”, la coppia di Casale Monferrato a cui sei anni fa è stata tolta la figlia di poche settimane in seguito a una denuncia per presunto abbandono che poi si è conclusa con l'assoluzione del padre. La bimba, che ora ha quasi sette anni, è stata adottata da una famiglia e da circa quattro anni non ha più alcun contatto con Luigi Deambrosis e Gabriella Carsano, i suoi genitori naturali. Lo scorso giugno la Cassazione aveva cancellato sia la sentenza della Corte d'appello del 2013, che si era pronunciata per l'adottabilità, sia la successiva decisione della Cassazione, che aveva confermato l'orientamento. Quindi la Suprema Corte aveva rinviato la questione alla Corte d'appello, che adesso è chiamata a esprimersi sul caso. La decisione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.

La richiesta del curatore speciale della bambina – Ieri il curatore speciale della bambina ha chiesto ai giudici di confermare la sentenza del 2013 con cui ha dato il via libera all'adozione e così chiudere questo doloroso capitolo giudiziario. Anche se non c'è colpa dei genitori – è la dura tesi del curatore, riportata da Repubblica – l'abbandono a questo punto è nei fatti e tra la piccola e Luigi e Gabriella non esiste alcun genere di relazione. L’avvocato della coppia, Adriana Boscagli, ha invece chiesto che i giudici seguano le indicazioni della Suprema Corte e annullino la sentenza d'adottabilità.

Perché la bambina era stata tolta ai genitori – All’origine della vicenda c’è stato l’episodio denunciato dai vicini che avevano visto la piccola piangere in macchina nel vialetto di casa e avevano chiamato i carabinieri. Il tribunale si era pronunciato sostenendo che i due non erano adatti a svolgere il ruolo di genitori. Così, mentre il padre veniva rinviato a giudizio con l’accusa di abbandono, si svolgeva anche un processo civile per decidere se dare o meno in adozione la bimba che nel frattempo era stata data in affido e incontrava i genitori solo saltuariamente. Nel 2013 la bimba è stata poi inserita in una famiglia adottiva e sottratta ai genitori naturali e nel giugno scorso la Cassazione ha disposto il nuovo processo d’appello concluso ieri. C’è da dire che secondo i giudici tutte le sentenze precedenti hanno sullo sfondo un pregiudizio riguardo l’età della coppia (lui 75 anni, lei 63) ma la legge non prevede limiti per chi intende generare un figlio e quindi, se i giudici della Corte confermeranno che non possono fare i genitori, dovranno motivarlo diversamente, non tenendo conto né dell’episodio del presunto abbandono in quanto il padre è stato assolto né dell’età dei due.

17 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views