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Caso Franceschi, italiano morto in carcere francese: due condanne

Un anno con la condizionale per omicidio colposo al medico Jean Paul Estrade e all’infermiera Stephanie Colonna. Il 37enne viareggino era deceduto nel carcere di Grasse il 25 agosto 2010. Quando aveva chiesto aiuto perché si sentiva male, nessuno l’aveva aiutato.
A cura di Biagio Chiariello
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Due condanne e un'assoluzione per la morte nel carcere francese di Grasse del 37enne Daniele Franceschi avvenuto nell'agosto 2010. E’ questa la sentenza per il processo che vedeva imputati il medico Jean Luis Estrade e le due infermiere Stephanie Colonna e Francoise Boselli (quest’ultima assolta) per la morte del carpentiere di Viareggio di 36 anni deceduto il 25 agosto di quattro anni fa nel penitenziario della cittadina della Costa Azzurra per cause ancora da chiarire. Al dottor Estrade sono stati inflitti 1 anno di reclusione (pena sospesa) e 1 anno di interdizione dalla professione. L’infermiera Colonna è stata condannata a 1 anno di carcere e tre mesi di interdizione e, anche in questo caso, la pena è stata sospesa. Il pm Parvine Derivery aveva chiesto due anni di carcere per l’infermiera Colonna, un anno per il medico Estrade e sei mesi per la Boselli. “Finalmente verità e giustizia – ha commentato l’avvocato della famiglia Franceschi, Aldo Lasagna – non era facile, ma la giustizia francese ha dimostrato d’essere all’altezza della situazione”.

Il caso della morte di Daniele Franceschi

Daniele Franceschi era stato arrestato nel marzo 2010 dalla gendarmerie francese al casinò di Cannes con l’accusa di falsificazione e uso improprio di carta di credito. E da lì sarebbe iniziato il suo calvario. L’uomo informa la madre Cira Antignano di essere oggetto quotidiano di prepotenze e maltrattamenti, e di non essere stato curato quando si era ammalato di una febbre molto alta. Secondo la magistratura francese il medico e le due infermiere non sarebbero intervenuti efficacemente sul malore accusato da Franceschi. Nello specifico, il 37enne avrebbe avuto una cardiopatia ischemica cronica e in carcere avrebbe subìto un principio di arresto cardiaco, ma gli interventi per curarlo sarebbero stati tardivi. E’ una sentenza storica, come hanno detto anche i giornali francesi, perché “è la prima volta che sono condannati medico, infermiere e una struttura carceraria francese per la morte di un detenuto”.

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