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Caso Cocoricò, Alfano: “Chiuderemo tutti i locali che non rispettano la legge”

“Non esiste linea dura contro le discoteche, ma contro la vendita e la cessione di droga nelle discoteche. Non possiamo consentire che ci siano zone franche” ha spiegato il Ministro della giustizia.
A cura di Antonio Palma
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"Lo spaccio in Italia è fuorilegge e non possiamo consentire che ci siano zone franche nei locali notturni", così il Ministro dell'Interno Angelino Alfano annuncia la linea dura contro i locali notturni dove si spaccia e si vendono alcolici ai minori dopo il caso del Cocoricò dove un ragazzino di 16 anni ha perso la vita per una overdose di ecstasy e il Questore ha deciso la chiusura del locale. "Bisogna impedire che i locali notturni diventino vere e proprie centrali per l’approvvigionamento di sostanze proibite" ha spiegato Alfano in un'intervista al Corriere della Sera, assicurando: "Continueremo a prendere provvedimenti severi in materia di prevenzione e repressione. Fino a che i locali rimangono luoghi di divertimento, i gestori possono contare sulla collaborazione delle forze dell’ordine. Ma contro lo sballo che uccide adotteremo la tolleranza zero. Non possiamo rimanere a guardare i ragazzi distruggersi il cervello e rischiare la vita. Se non addirittura perderla".

"Abbiamo il dovere di seguire la linea dura" ha proseguito il Ministro, precisando: "Voglio essere chiaro nei confronti di chi fa impresa nel settore dell’intrattenimento, noi puntiamo alla collaborazione con loro perché riteniamo che la prevenzione aiuti il loro business. Non esiste linea dura contro le discoteche, ma contro la vendita e la cessione di droga nelle discoteche". Del resto "di fronte alla morte di un giovane di 16 anni per droga in una discoteca, oltre alla perdita per il Paese ci sia un grave danno proprio per l’immagine di chi gestisce i locali" ha ricordato Alfano riferendosi alla morte del giovane Lamberto Lucaccioni. "Voglio dirlo con grande chiarezza, le leggi sono uguali per tutti. Non possiamo consentire di lasciare aperti luoghi in cui a drogarsi e ubriacarsi siano ragazzini che hanno meno di 18 anni" ha ribadito il Ministro, concludendo: "Noi pensiamo di salvaguardare l’impresa dell’intrattenimento tenendo lontano pusher e droga e riaffermando che ci si può divertire fino all’alba anche senza impasticcarsi o ubriacarsi di superalcolici".

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