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Case, mercato di nuovo in flessione nel primo trimestre

Mercato immobiliare in difficoltà nel primo trimestre dell’anno: le compravendite tornano in calo e diminuiscono del 3,6% rispetto allo stesso periodo del 2014.
A cura di Susanna Picone
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Retromarcia nel mercato nelle case, caratterizzato da una ripresa dalla fine del 2014: secondo quanto ha reso noto l’Istat tornano a diminuire le compravendite immobiliari mentre i mutui si mantengono in aumento. Nel primo trimestre 2015 le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari hanno fatto registrare una flessione pari a -3,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I mutui, i finanziamenti e altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche mostrano invece una crescita in rallentamento ma comunque pari all'8,1% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno. Per l’Istat la flessione delle compravendite interessa tutti i comparti immobiliari: “Si attesta al -3,5% per i trasferimenti di immobili a uso abitazione e accessori (+1,5% nel primo trimestre 2014) e al -5,5% per quelli a uso economico (+1,6% nei primi tre mesi dell'anno scorso)”. Il calo delle compravendite coinvolge tutte le aree del paese ma è particolarmente accentuato al Centro (-6,5%), nelle Isole (-4,9%) e nel Nord-ovest (-4,1%).

Il calo del primo trimestre va letto – dice ancora l’Istat – “anche alla luce dell'entrata in vigore del nuovo e più favorevole regime delle imposte di registro (ipotecaria e catastale) applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti reali immobiliari”. Nel periodo gennaio-marzo, sottolinea l'istituto di statistica, sono state 135.675 “le convenzioni notarili per compravendite di proprietà di unità immobiliari. Il 93,3% ha riguardato trasferimenti di proprietà di immobili a uso abitativo ed accessori (126.541), il 6,2% unità immobiliari a uso economico (8.371) e lo 0,5% unità immobiliari a uso speciale e multiproprietà (763)”. Per i mutui, conclude l'Istat, c'è stata una crescita delle convenzioni notarili in tutte le aree geografiche, fra cui spicca il +15,7% del Sud e il +8,3% degli archivi notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane.

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