3.249 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Caro Renzi, sono questi i marinai da tenere in testa alla parata

Gli uomini della Marina Militare (e della Guardia Costiera) sono diventati pescatori di persone lungo la costa. E contano tutti i giorni i morti. E forse sarebbero loro che dovrebbero aprire la parata del 2 giugno: sono quelli che leniscono la vigliaccheria europea.
A cura di Giulio Cavalli
3.249 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Mentre l'Europa si dimena tra le pericolose promesse di muri e fili spinati, mentre la politica si condensa in rivoli di xenofobia, paura e fascismo di ritorno, mentre Severgnini dalle colonne del Corriere della Sera scrive che l'eventuale apertura di corridoi umanitari porterebbe i migranti ad essere milioni rispetto alle migliaia di oggi (pur dolendosene, eh) e mentre si scrive della bambina sbarcata orfana poiché la mamma se l'è portata via il mare, centinaia di persone della Marina Militare e della Guardia Costiera italiana salvano vite. Senza perifrasi o giri di parole: salvano vite. Tutti i giorni. Tutto il giorno.

E nonostante si ritrovino ad intercettare un'umanità fatta di stracci su bagnarole in balia delle onde loro, i militari che forse avrebbero pensato di ritrovarsi a fare tutt'altro, ogni giorno pescano uomini come tonni. E cadaveri. Una quotidianità infernale di pescatori di uomini, donne e bambini in cui chi non abbocca rimane a galleggiare come una macchia di carne e tessuto. Noi intanto, troppo presi dalla paura per la nostra roba e dal'aizzamento di qualche sciacallo, ci limitiamo a fare la conta: anche oggi il bollettino dice 88 persone salvate e 20 o 30 morti. Anzi: i morti potrebbe essere 80. Forse. Perché i morti, come in guerra, li puoi contare solo se qualcuno li reclama, altrimenti restano inghiottiti e basta, a posto così.

Un pezzo di forze dell'ordine italiane sono diventati soccorritori in sostituzione della vigliaccheria europea: una palestra quotidiana di salvataggi vitali, prima assistenza e la desolazione di un numero di vittime degno di una guerra. Solo che qui la guerra non la combatte nessuno: qui si muore per scapparci dalla guerra.

Allora per la parata del 2 giugno, quella in cui ogni anno con spirito un po' retrò sfilano marziali le forze dell'ordine davanti a Presidenti, Ministri e Generali forse sarebbe il caso di mostrarla quest'umanità tutta italiana che sopperisce all'ignavia degli altri. Sarebbero da mettere in prima fila quei marinai che non maneggiano armi ma bambini con i polmoni allagati, famiglie spaccate a caso su gommoni diversi e disperati. Sarebbe il caso forse che il Paese davvero si levasse il cappello di fronte a questo esercito silenzioso che si preoccupa di non rovinarci l'appetito, che viene ripreso di sguincio per qualche secondo al telegiornale e che visita l'orrore a pochi metri dalla costa. Sarebbe il caso forse di ringraziarli, di riconoscere come saranno loro, i mariani, tra qualche anno ad essere i testimoni privilegiati di un olocausto nascosto.

Caro Renzi, alla parata del 2 giugno questi sono i marinai da tenera in testa alla parata.

3.249 CONDIVISIONI
Immagine
Autore, attore, scrittore, politicamente attivo. Racconto storie, sul palcoscenico, su carte e su schermo e cerco di tenere allenato il muscolo della curiosità. Collaboro dal 2013 con Fanpage.it, curando le rubriche "Le uova nel paniere" e "L'eroe del giorno" e realizzando il format video "RadioMafiopoli". Quando alcuni mafiosi mi hanno dato dello “scassaminchia” ho deciso di aggiungerlo alle referenze.
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views