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Caravaggio, tornano in Italia “I Musici”: l’imperdibile mostra, a Napoli

Direttamente dal Metropolitan Museum di New York torna in Italia uno dei capolavori assoluti del Caravaggio: “I Musici”, in mostra al Palazzo Zevallos di Napoli.
A cura di Federica D'Alfonso
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Caravaggio, "I Musici" (1595), Metropolitan Museum of Art, New York
Caravaggio, "I Musici" (1595), Metropolitan Museum of Art, New York

Dal 6 maggio fino al 16 luglio le Gallerie d'Italia di Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli accoglieranno un'ospite d'eccezione: direttamente dal Metropolitan Museum di New York arriveranno in città “I musici” di Caravaggio. Un'occasione unica per ammirare uno dei capolavori più famosi e affascinanti del maestro, che rientra nel più ampio programma di scambi e prestiti internazionali avviato da qualche anno proprio dalle Gallerie partenopee e non solo: Caravaggio arriverà in città in concomitanza con la prima edizione dello SkyArte Festival.

Eros e arte: i Musici

Il dipinto, conosciuto anche come “Il concerto”, fu dipinto da Caravaggio nel 1595 a Roma, su commissione del cardinale Francesco Maria Del Monte: appassionatissimo di musica, il desiderio di Del Monte fu quello di imprimere su tela il clima culturale della sua corte, famosa proprio per essere attraversata da artisti provenienti da tutta Europa. La tela nasconde una fitta trama di simboli e riferimenti, molti dei quali esplicitamente sessuali: i tre musici, in procinto di iniziare a suonare, sono infatti ritratti in un atteggiamento molto intimo, tipico fra l'altro di molti quadri caravaggeschi di questo periodo. Eros e musica si fondono perfettamente in questo capolavoro unico, che oggi, per la prima volta, tornerà ad essere esposto in Italia.

Caravaggio, "Il martirio di Sant'Orsola" (1610), Palazzo Zevallos, Napoli
Caravaggio, "Il martirio di Sant'Orsola" (1610), Palazzo Zevallos, Napoli

L'esposizione, curata dall’architetto Lucia Anna Iovieno, rientra nel più ampio programma di scambi “L'Ospite illustre”, che ha già portato a Napoli capolavori come “Ritratto d'uomo” di Antonello da Messina, proveniente da Palazzo Madama a Torino, e “Arlequin au miroir” di Picasso, in prestito da Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid. Una fitta rete di collaborazioni e scambi fra i più importanti musei internazionali e la Galleria napoletana, che nel frattempo ha concesso proprio al Met il famoso “Martirio di sant’Orsola”: l'opera, realizzata nel 1610, resterà nella Grande Mela fino al 30 giugno.

Non solo Caravaggio

Sarà possibile ammirare non soltanto Caravaggio: i visitatori che si recheranno al Palazzo Zevallos Stigliano potranno infatti ammirare due serigrafie di Andy Warhol che, in modo originale, si inseriscono nel contesto della mostra napoletana: le opere in questione sono infatti "Vesuvius rosso" e "Vesuvius nero", entrambe risalenti al 1985.

Il primo SkyArte Festival, a Napoli

La famosa tela del Caravaggio giunge in città in concomitanza con il primo SkyArte Festival, che dal 5 al 7 maggio porterà a Napoli teatro, musica, street art e fotografia. Tre giorni interamente dedicati all'arte in tutte le sue forme, ma con un unico filo conduttore: la “Rigenerazione”, intesa come rinascita della creatività artistica raccontata attraverso un fitto programma di concerti, proiezioni, mostre e anteprime.

Si parte venerdì 5 maggio con la serata inaugurale, ospitata dal Museo MADRE, nel cui cortile verrà proiettato il documentario “Fabio Mauri – ritratto a luce solida”. Gli appuntamenti proseguiranno nella magnifica cornice di Villa Pignatelli, dove domenica 7 maggio si parlerà di Elena Ferrante e della sua opera, con una serie di letture tratte dai libri a cui parteciperà anche Nicola Lagioia. Ma tanti altri sono gli appuntamenti diffusi in tutta la città.

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