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Caravaggio, luci e ombre dell’artista in mostra a Milano

Sarà il grande appuntamento del 2017, quello che vede Caravaggio protagonista di una importante esposizione a Palazzo Reale, a Milano.
A cura di Federica D'Alfonso
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"Medusa" (1597), Galleria degli Uffizi, Firenze
"Medusa" (1597), Galleria degli Uffizi, Firenze

Fra i grandi appuntamenti con l'arte del 2017, che porteranno Picasso a Napoli e Mirò a Bologna, spicca la grande mostra annunciata per settembre: protagonista indiscusso a Milano, presso le sale di Palazzo Reale, dal 28 settembre al 29 gennaio 2018 sarà Caravaggio.

Un'esposizione importantissima, unica nel suo genere, che riunirà per la prima volta 20 capolavori dell'artista per raccontare gli anni più oscuri ed incerti della sua produzione artistica: filo conduttore della mostra sarà l'analisi della sua particolarissima tecnica esecutiva, ma un posto di rilievo avranno anche le novità biografiche e cronologiche emerse dalla ricerca promossa dal MIBACT. Questo perché Caravaggio non fu soltanto un pittore rivoluzionario: la sua vita s'interseca pericolosamente con la carriera artistica, determinandone influenze e stili che a loro volta hanno creato un genere: indagare da vicino i misteri e le domande sollevate da ciò che Caravaggio ha lasciato, questo l'obiettivo dell'esposizione.

In occasione del IV centenario della morte di Caravaggio nel 2010, il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo ha infatti risollevato l'attenzione sulla figura dell'artista di Caravaggio, promuovendo e finanziando ricerche archivistiche e artistiche per colmare quei vuoti che ancora alimentano il mistero sulla sua vita. L'esposizione di Milano raccoglierà appunto questa eredità, presentando gli ultimi studi condotti dal Comitato Nazionale per il IV Centenario della morte di Michelangelo Merisi alla luce di alcuni importanti capolavori.

Luci e ombre di Caravaggio

"Riposo durante la fuga in Egitto" (1595-96), Galleria Doria Pamphilj, Roma
"Riposo durante la fuga in Egitto" (1595-96), Galleria Doria Pamphilj, Roma

Si tratta di un percorso pensato ad hoc per cercare di colmare i vuoti biografici relativi soprattutto al suo soggiorno romano e a quello napoletano: molti sono infatti i misteri che ancora interessano gli storici dell'arte, sia dal punto di vista artistico che meramente biografico.

Michelangelo Merisi nasce alla fine del settembre 1571, da una famiglia originaria del piccolo paese di Caravaggio. Dopo l'esperienza nella bottega del pittore Simone Peterzano, nel 1592 lascia definitivamente la Lombardia alla volta di Roma: qui Caravaggio inizia a farsi conoscere negli ambienti dell'alta nobiltà, con uno stile del tutto nuovo e rivoluzionario per l'epoca. In questo periodo riceve importanti commissioni, come il “Riposo durante la fuga in Egitto”, “La crocifissione di San Pietro” e la “Conversione di San Paolo”.

Ma il suo carattere irrequieto inizia a procurargli guai con la legge, che lo costringono a scappare dapprima a Genova, in Sicilia e a Malta, e poi a Napoli. Qui le notizie sulla sua vita si fanno confuse e turbolente, ma restano, del periodo napoletano, capolavori come la “Flagellazione di Cristo” e “Salomé con la testa del Battista”: si tratta di una pittura forte, violenta e dalle tinte forti, caratterizzata dalle figure che escono improvvisamente dal buio delle scene grazie ad una padronanza della luce unica nel suo genere.

"Davide con la testa di Golia" (1607), Kunsthistorisches Museum, Vienna
"Davide con la testa di Golia" (1607), Kunsthistorisches Museum, Vienna

La morte di Caravaggio è uno dei punti oscuri sul quale la critica dibatte ancora oggi: ufficialmente sarebbe morto per un'infezione intestinale a Porto Ercole, il 18 luglio 1610. Ma molte sono state le ipotesi alternative proposte: in occasione delle celebrazioni per i quattrocento anni salla sua morte, un professore dell'Università di Napoli, Vincenzo Pacelli, porta avanti uno studio, coadiuvato da documenti dell'archivio di Stato e dell'Archivio Vaticano, che sposta la sua morte nel Lazio: secondo Pacelli, Caravaggio sarebbe stato assassinato da emissari dei cavalieri di Malta, con l'assenso della Curia Romana.

L'Europa riscopre Caravaggio

La mostra di Milano, curata da Rossella Vodret, è senz'altro uno degli appuntamenti più attesi e importanti dell'anno. Un anno che vedrà Caravaggio protagonista indiscusso, tanto in Italia quanto all'estero: a Roma, fino al 19 febbraio, il suo nome compare all'interno dell'esposizione L'origine della natura morta in Italia. Caravaggio e il Maestro di Harford presso la Galleria Borghese, come maestro indiscusso e capostipite del genere del vedutismo e della natura morta.

Anche il Louvre ha scelto di dedicare uno spazio al maestro, con una mostra dal titolo Valentin de Boulogne. Beyond Caravaggio, che cerca di stabilire un contatto fra i due artisti sottolineando la forte influenza di Caravaggio sul pittore francese.

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