33 CONDIVISIONI

Caporalato, sequestro record da 10 milioni a un imprenditore nel Catanese

Finisce sotto sequestro il patrimonio, del valore di dieci milioni di euro, di un imprenditore agricolo di Paternò. Avrebbe sfruttato braccianti ingaggiati in Romania.
A cura di Susanna Picone
33 CONDIVISIONI
Immagine

Questa mattina, alle prime ore dell'alba, è scattata un'operazione della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, diretta da Renato Panvino, che ha portato al sequestro di un patrimonio aziendale del valore di dieci milioni di euro. Il destinatario della misura è un imprenditore agricolo di Paternò accusato di caporalato e arrestato nel 2015. Il provvedimento è uno dei primi del genere eseguiti in Italia.

Manodopera romena a basso costo per l'impiego in lavori nelle campagne del Catanese – Al centro delle indagini della Dia di Catania c’è l'attività di un imprenditore agricolo che è stato accusato di aver costituito un'associazione, operante a Paternò e anche in Romania, per il reclutamento di manodopera romena da impiegare in assenza delle garanzie minime di tutela spettanti ai lavoratori, secondo appunto le forme e modalità del cosiddetto caporalato. I lavoratori sarebbero stati costretti a vivere in capannoni freddi senza acqua ed energia elettrica e a lavorare per dodici ore al giorno e per meno di 50 euro ai quali venivano detratti dai 25 ai 30 euro per le spese di vitto e alloggio.

Il patrimonio sequestrato all’imprenditore – Da quanto è emerso, il patrimonio sequestrato comprende un'impresa individuale e una società operanti nel settore agricolo, rapporti bancari, diversi immobili ubicati tra le province siciliane di Catania e Messina e una decina di automezzi.

33 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views