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Capitano dei carabinieri colpito alla nuca durante gara di tiro: condizioni disperate

L’incidente a Oria, in provincia di Brindisi. Il militare, Gianbruno Ruello, era un giudice di gara. Operato d’urgenza è ricoverato in fin di vita.
A cura di Giorgio Scura
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Un colpo diretto o forse di rimbalzo lo ha raggiunto alla nuca, e ora è ricoverato in condizioni disperate. Il capitano dei carabinieri Gianbruno Ruello, originario di Taranto e residente da anni a Brindisi dove è stato per lungo tempo comandante del Nucleo Investigativo, è ricoverato all'ospedale Perrino di Brindisi ed è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico alla testa dopo che un proiettile di una pistola Glock calibro 9, maneggiata da un concorrente, lo ha centrato alla nuca mentre a Oria (Brindisi) era in corso una gara del campionato italiano di tiro dinamico.

Il dramma durante la quarta prova del campionato italiano di tiro dinamico, in programma nel fine settimana sul campo del Dynamic Shooting Club, gara aperta agli iscritti alla Iasa.

Il tiro dinamico, che si svolge con armi da fuoco appositamente progettate (impugnature, sensibilità del grilletto, velocità di ricambio dei caricatori), è basato sulla mobilità del concorrente, che non spara da una piazzola ma si muove invece lungo un percorso costellato di bersagli mobili.

Dopo il lungo intervento conclusosi nel tardo pomeriggio, il capitano Ruello si trova in condizioni che permangono gravissime nel reparto di rianimazione dello stesso ospedale Perrino. Sembra che l'ufficiale fosse uno dei direttori di gara. Nel corso delle varie prove o stage di tiro dinamico, che sono cronometrate e presentano difficoltà e situazioni diverse della posizione dei bersagli, il concorrente è seguito da un giudice di gara che prende i tempi dopo aver dato il via alla prova. I bersagli si trovano oltre le delimitazioni del percorso, e il tiratore spara attraverso varchi appositi che raggiunge in rapida successione.

Nel caso drammatico di Oria, l'ufficiale dei carabinieri che stava svolgendo proprio il compito di giudice di gara al seguito di uno dei tiratori in campo, è stato colpito alla testa da uno dei proiettili esplosi da un concorrente che pare si trovasse su un altro percorso.

Il tiratore che ha esploso il colpo che ha ridotto in fin di vita il capitano Gianbruno Ruello non è indagato.

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