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Caos primarie Agrigento, la rivelazione: il presidente regionale PD a cena da Berlusconi

Il segretario regionale Raciti e il vice di Renzi Guerini hanno chiesto le dimissioni di Zambuto, presidente regionale del Partito Democratico.
A cura di Davide Falcioni
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Le primarie di coalizione per la scelta del sindaco di Agrigento continuano a far discutere: oggi infatti si è dimesso Marco Zambuto, presidente del Partito Democratico siciliano finito al centro di aspre polemiche per la notizia, rivelata da Repubblica, di una sua visita a casa di Silvio Berlusconi. Come è noto le primarie sarebbero state vinte dall'esponente di Forza Italia Silvio Alessi, prima che nei giorni scorsi il PD annullasse il risultato. Ebbene: è con Riccardo Gallo Afflitto, esponente azzurro e "sponsor" del futuro candidato sindaco, che Zambuto sarebbe andato a una cena a Palazzo Grazioli. Qui, alla presenza dell'ex Cavaliere, sarebbe stato messo a punto l'accordo elettorale.

La notizia sarebbe poi filtrata negli ambienti democratici siciliani creando non pochi "mal di pancia", finché la conferma non è arrivata proprio da Gallo. A quel punto è iniziata a serpeggiare la convinzione che non si trattasse di un "patto civico" per la città bensì di un accordo sottobanco che, secondo alcuni rumors, avrebbe dovuto portare Zambuto sulla poltrona di vice di Alessi. Il presidente del PD, messo alle strette, ha commentato: "Sono andato a Palazzo Grazioli per una questione umana: Gallo Afflitto era in difficoltà perché alcuni media avevano rilanciato le dichiarazioni di un pentito secondo il quale il deputato nel 1988 avrebbe concorso a un omicidio di mafia. Mi ha chiesto lui, insomma, di testimoniare davanti a Berlusconi sulla sua onestà – dice Zambuto -. E lo ha chiesto a me proprio perché, da avversario, potevo risultare credibile".

La spiegazione di Zambuto non ha convinto il segretario regionale del PD, Fausto Raciti: "Zambuto ha l’obbligo di spiegare, e meglio, le ragioni di un incontro poco opportuno. Anche questa vicenda conferma che abbiamo fatto bene ad annullare le primarie". Anche il vice di Renzi, Guerini, ha chiesto che Zambuto si dimettesse, così come Rosario Crocetta, governatore siciliano: "Sono veramente costernato del fatto che Zambuto dica che sia andato a palazzo Grazioli per garantire dell'onestà di un parlamentare rispetto ad un possibile coinvolgimento di quest'lultimo nel concorso per un omicidio – ha aggiunto -. Ma cosa c'entra questa cosa che dice? Queste affermazioni mi hanno lasciato sconvolto. L'ascesa di Zambuto a presidente del partito penso sia stata troppo accelerata: è passato da esponente di Forza Italia, poi del centro e poi presidente del Pd siciliano. Ci sta che le persone cambino, ma ci sta poco che chiunque viene occupa posizioni apicali".

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