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Cancellieri: “Nessun trattamento privilegiato per Giulia Ligresti. Polemiche offensive del mio onore”

Il ministro della Giustizia ha riferito in Parlamento sul caso del suo “intervento” per la scarcerazione di Giulia Ligresti: “Da parte mia nessuna ingerenza”.
A cura di Redazione
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C'era grande attesa per l'intervento in Parlamento del ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, dopo le furibonde polemiche legate al suo presunto intervento per agevolare la concessione degli arresti domiciliari per Giulia Ligresti, coinvolta nell'inchiesta Fonsai (per la quale ha chiesto il patteggiamento a 2 anni ed 8 mesi). Il ministro ha nella sostanza ribadito, alla presenza del Presidente del Consiglio Enrico Letta e del ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, quanto sostenuto fin dal principio (con la nota inviata alla stampa). Il fulcro del ragionamento della Cancellieri è incentrato sul fatto che "la scarcerazione di Giulia Ligresti non è avvenuta a seguito della mia presunta ingerenza ma a seguito di una decisione indipendente della magistratura torinese", suffragata anche dai giudizi tanto del procuratore Caselli ("Tutte le risultanze del fascicolo testimoniano in modo univoco che la concessione dei domiciliari è dipesa da fattori oggettivi e non si rileva alcuna influenza di circostanze esterne di qualunque natura") che dalle "oggettive gravi condizioni di salute della detenuta in questione".

Il ministro ha poi ribadito il "dovere di trasferire questa notizia agli organi competenti dell’Amministrazione Penitenziaria per invitarli a porre in essere gli interventi tesi ad impedire eventuali gesti autolesivi", precisando alcuni aspetti della controversa telefonata a Gabriella Fragni: "Intendevo manifestare sentimento di umana vicinanza ad una persona in difficoltà. Mi rendo conto che alcune espressioni possano aver ingenerato dubbi e di non aver fatto prevalere quel sentimento di distacco che forse impone ruolo ministro, ma dopo quel contatto non ho ritenuto di prendere alcuna iniziativa né lo avrei fatto se non fossero sopraggiunte le notizie sulla condizione di salute Giulia Ligresti". Ma soprattutto la Cancellieri ha ribadito di non essere mai stata condizionata dall'amicizia con la famiglia Ligresti, né dal presunto coinvolgimento del figlio, attaccando: "La mia carriera è stata mai influenzata né da questo né da altri rapporti personali, io sono persona libera che non ha contratto debiti di riconoscenza con nessuno".

In mezzo un passaggio sul modo in cui interpreta il suo ruolo: "Garantisco sul mio onore che ogni disparità di trattamento la avverto come dolorosa ingiustizia. Ma il destino delle singole persone non dipende da circostanze fortuite, ma sistema carcerario risponde in maniera puntuale e seria a situazioni gravi dei detenuti, con segnalazioni sia dall'interno della struttura carceraria che dall'esterno. Per mia formazione ed orientamento culturale il pilastro dell'umanizzazione della pena in un Paese civile è inviolabile".

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