Camorra ed estorsioni: 15 arresti, in manette anche un carabiniere
Quindici persone sono state arrestate dai carabinieri del comando provinciale di Caserta nell'ambito dell'operazione denominata Titano2 con l'accusa di essere affiliate o di aver agevolato l'attività del clan camorristico dei Casalesi fazione Schiavone. I quindici sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere di tipo mafioso, estorsione e porto illegale di armi. Tra gli arrestati, oltre ad esponenti della criminalità organizzata, anche imprenditori e un sottufficiale dei Carabinieri, ora in congedo, che all'epoca dei fatti prestava servizio alla sezione di Polizia Giudiziaria della Dda di Napoli. Per lui l'accusa è di favoreggiamento personale e di falso per soppressione per aver occultato un fascicolo riguardante l'assegnazione della gara per il servizio del trasporto scolastico a Castel Volturno. Nell'inchiesta, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, gli inquirenti hanno ricostruito una serie di estorsioni ai danni di imprenditori della zona dell'agro aversano. Molti gli esercizi commerciali finiti nel libro mastro del clan, da una rivendita di materiale termoidraulico di Aversa ad una farmacia veterinaria di Cancello Arnone che in occasione delle feste di Natale, Pasqua e Ferragosto, dovevano pagare fino a 5mila euro. Alcune delle vittime però sono finite anch'esse nel registro degli indagati per favoreggiamento personale per aver negato, anche sotto interrogatorio, di essere vittima di richieste di pizzo.