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Cambia l’età per andare in pensione (4 mesi in più), ecco le nuove regole

Una circolare dell’Inps fissa i nuovi parametri per l’accesso alla previdenza, ricalcolati sull’aumento dell’aspettativa di vita. Dall’anno prossimo ai lavoratori uomini servono 66 anni e 7 mesi, alle donne 65 anni e 7 mesi.
A cura di Biagio Chiariello
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Dal 1° gennaio 2016 per andare in pensione bisognerò attendere quattro mesi in più. È quanto si legge in una circolare applicativa dell'Inps di un decreto del ministero dell'Economia sull'adeguamento previsto per legge dei requisiti previdenziali all`aspettativa media di vita. Il prossimo aggiornamento scatterà nel 2019 (oggi la cadenza è triennale, ma dal 2019, dopo la riforma Fornero, diventerà biennale). I 4 mesi in più si sommano sia al minimo d’età richiesto per la pensione di vecchiaia sia al minimo di anni di contributi necessario per la pensione anticipata.

Le nuove età per andare in pensione

Quindi, per quanto riguarda la pensione di vecchiaia, dal prossimo anno ai lavoratori maschi sia del pubblico sia del privato e agli autonomi saranno necessari 66 anni e sette mesi (con almeno 20 anni di contributi) e non più 66 anni e tre mesi, come fino alla fine del 2015. Stesso discorso vale per le lavoratrici dipendenti del pubblico impiego. Per le lavoratrici del settore privato, invece, l'incremento sarà maggiore: nel 2016 andranno in pensione di vecchiaia a 65 anni e sette mesi (66 anni e sette mesi nel 2018) dagli attuali 63 anni e nove mesi. Discorso analogo per le lavoratrici autonome che passeranno dagli attuali 64 anni e 9 mesi a 66 anni e un mese dal primo gennaio 2016. Sempre di 4 mesi è l’aumento per quanto riguarda il massimo di età fino al quale il lavoratore dipendente può chiedere di restare in servizio: dal 2016 sarà di 70 anni e sette mesi. Quattro mesi in più anche per poter godere della pensione di vecchiaia prevista per chi ha cominciato a lavorare dopo il 1995 (sistema contributivo). Si passa da 63,3 mesi a 63,7.I n tutti i casi sono sempre richiesti almeno 20 anni di contributi. Per quanto riguarda invece la pensione anticipata (chi lascia il lavoro in anticipo rispetto alla pensione di vecchiaia) dal 2016 la soglia sarà di 42 anni e dieci mesi per gli uomini e a 41 anni e dieci mesi per le donne. Attualmente gli uomini possono godere della pensione anticipata già a 42 anni e sei mesi di contributi mentre alle donne bastano 41 anni e sei mesi.

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