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Caleb, l’uomo che non prova sentimenti. “Zero emozioni anche quando è nato mio figlio”

L’uomo è affetto da alexitimia, una patologia che non permette di “riconoscere e comunicare” le emozioni che si provano.
A cura di Davide Falcioni
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"Cecità emotiva": il nome dice già molto ed indica una patologia piuttosto rara nota in ambito medico come alexitimia che ha colpito Caleb, un uomo che – intervistato dalla BBC – ha raccontato di "non provare emozioni": "Spesso si sentono neo-genitori raccontare di come siano stati sopraffatti da un senso di gioia e tenerezza nel momento in cui hanno visto per la prima volta i loro figli. Io non ho provato nulla di tutto ciò". In realtà non siamo di fronte a una persona estremamente cinica, bensì a un soggetto che non riesce a "esprimere" i suoi stati d'animo. L'alexitimia venne descritta per la prima volta nel 1972, quando i ricercatori ipotizzarono che il problema centrale fosse di natura strettamente linguistica. Secondo i medici nei soggetti interessati dalla malattia era presente un problema di "comunicazione" tra l'emisfero destro e quello sinistro del cervello: il primo è normalmente deputato all'elaborazione delle emozioni, mentre il secondo al linguaggio. Il "black out" dei collegamenti causava l'incapacità di esprimere i propri sentimenti.

Per quanto riguarda Caleb si autodefinisce un "disconnesso consapevole": "Più sono forti le emozioni che dovrei provare e più andrebbero a influenzare il mio pensiero. In realtà rimango sempre molto lucido e analitico". Poco spazio per i sentimenti, quindi, ma almeno un vantaggio questa situazione la offre: l'uomo, infatti, racconta di non provare tristezza, paura o ansia per la sua rara condizione. Qualsiasi cosa gli dicano i medici non è associata a nessuno stato d'animo. Naturalmente la stessa cosa vale per tutte le situazioni positive: niente felicità, mai nessuna commozione, ma solo fredda lucidità.

C'è, tuttavia, un modo in cui le emozioni riescono a "esprimersi", ed è strettamente fisico. Ad ogni stato d'animo "mancato" corrisponde una conseguenza sul suo corpo, e per questo Caleb si è rivolto a un terapista cognitivo-comportamentale che gli insegnerà ad abbinare le sue sensazioni fisiche a uno stato d'animo psicologico.

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