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Caldo da incubo. Mamma da al neonato un ghiacciolo al latte materno

In questi giorni le temperature sono davvero eccessive pure in Gran Bretagna, e una mamma di Manchester ha deciso di rinfrescare a modo proprio il suo piccolino.
A cura di B. C.
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In questi giorni tutta Europa è nella morsa del caldo. La colonnina di mercurio ha abbondantemente superato i 40 gradi nella maggior parte del Nord del Vecchio Continente. Londra e il Regno Unito stanno conoscendo un’afa da record. Anche a Manchester fa davvero caldo, fatto abbastanza sorprendente per quelle parti. Lo sa bene una mamma che ha dato al proprio figlioletto un ghiacciolo fatto con il latte materno. Ma niente paura, al piccolo Torin, quattro mesi di vita, sarebbe piaciuto tantissimo. "Si vedeva che soffriva un po' per il caldo", ha detto la signora, Kathryn Ward, 38 anni, come scrive il Mirror. "Ho visto su un gruppo di Facebook che si possono acquistare dei lecca lecca appositamente progettati per i più piccini, così ho deciso di versarci dentro un po’ di latte materno” spiega la donna. “E' da quando è nato che lo allatto al seno, ma la novità gli è piaciuta davvero” afferma la mamma.

Bere latte materno da adulti, l'ultima moda "salutista"

Bere latte materno in età adulta sarebbe peraltro una tendenza in forte aumento in Usa e Gran Bretagna per svariate ragioni ritenute salutistiche. Lo afferma un editoriale del Journal of the Royal Society of Medicine. “Bere latte umano è l'ultima mania emersa negli adulti – scrivono gli autori coordinati da Sarah Steele della Queen Mary University – In Gran Bretagna si vendono gelati fatti con latte umano, mentre un'azienda Usa commercializza lecca-lecca al sapore di latte materno. Ci sono inoltre decine di siti che offrono il latte già pronto, da bere”. In realtà non c’è nessuna prova che il bere latte materno porti a dei reali benefici. Ma al contrario, ci sarebbero dei rischi: “Il latte umano crudo non pastorizzato comprato on line può esporre i consumatori a diverse infezioni, comprese epatite, Hiv e sifilide – si legge ancora nell'articolo – Uno studio recente ha trovato ad esempio che campioni di latte comprati on line erano contaminati da batteri nel 93% dei casi”.

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