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Calais: accompagna giornalista francese, interprete violentata nella Giungla

La donna, 38 anni, di origini afghane, accompagnava un giornalista per un servizio sui minori non accompagnati del campo-profughi destinato alla tv francese. Secondo la ricostruzione, sarebbero stati tre migranti a violentare l’interprete e a rubare l’attrezzatura dei reporter.
A cura di Biagio Chiariello
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Ci sarebbe stato uno stupro a Calais, Francia, nel campo migranti conosciuto come "Jungla". La vittima è un’interprete di lingua pashtun, che accompagnava un giornalista francese di France 5 per un reportage sui minori non accompagnati all’interno della struttura per rifugiati. La donna, 38 anni, originaria dell'Afghanistan e residente a Parigi, sposata e con figli, è stata ricoverata in stato di shock. Secondo le ricostruzioni, i due, in compagnia di un operatore, si erano avventurati in piena notte nel campo migranti. Intorno alle due di notte, sarebbe stati avvicinati da tre afghani, che hanno preteso – secondo il racconto delle vittime – la loro attrezzatura. A un certo punto uno dei tre, minacciando l’interprete con un coltello, l’ha obbligato ad avere un rapporto sessuale, mentre gli altri due migranti rimanevano a distanza, armati anche loro di coltello. Il giornalista e l'operatore sono stati tenuti a distanza, anche loro sotto la minaccia dell'arma. Poi i tre afgani li hanno lasciati andare e le vittime dell'aggressione sono andate a sporgere denuncia al commissariato più vicino. La troupe, che avrebbe una lunga esperienza sul terreno, stava preparando da mesi l'inchiesta sui minorenni che vivono da soli nel campo di Calais. I tre aggressori sono ricercati. La violenza è stata poi confermata da un medico legale che ha esaminato la vittima.

Nella tendopoli nel frattempo è tutto pronto per lo sgombero che dovrebbe cominciare all’alba del 24 ottobre, come riportato da Le Monde. “Lo Stato ha una settimana di tempo per creare alloggi e risolvere il rompicapo dei minorenni”, circa 1.300, presenti nel campo, si legge sul quotidiano francese. Per l’operazione sono stati affittati oltre 150 pullman pronti a trasferire rifugiati e richiedenti asilo nei centri di accoglienza e orientamento (Cao) allestiti in diverse zone della Francia. Sul posto verranno dispiegati circa 3 mila agenti, anche in vista di possibili scontri con gli attivisti No Border. Nella Jungla di Calais sono anche arrivati i cosiddetti “Jungle lawyers”, un team di avvocati che fornisce assistenza gratuita ai migranti e li informa dei loro diritti in vista dello sgombero.

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