Calabria: Caf incassavano fondi Inps su persone decedute, 21 denunce
Facevano false dichiarazioni fiscali per persone in realtà decedute intascando così indebitamente i fondi erogati dall'Inps. Per questo gli uomini della Guardia di finanza di Vibo Valentia hanno denunciato 21 persone che a vario titolo facevano parte del sistema fraudolento. Secondo quanto accertato dalle Fiamme Gialle nell'operazione denominata "Morte apparente", al centro della truffa ai danni dell'istituto di previdenza sociale ci sarebbero cinque Centri di assistenza fiscale(Caf) della provincia di Vibo Valentia. La frode infatti avveniva attraverso un meccanismo di trasmissione telematica all'Istituto Previdenziale di Dichiarazioni Sostitutive Uniche (DSU) di soggetti in realtà da tempo morti. Grazie una specifica convenzione stipulata con l'Ente Previdenziale, i Caf dunque inviavano migliaia di dichiarazioni, con le relative attestazioni ISEE (Indicatore Situazione Economica Equivalente), intascando ingenti somme il cui importo totale è ancora al vaglio degli inquirenti.
Le persone denunciate all'autorità giudiziaria sono i cinque rappresentanti legali dei Caf che avrebbero messo in atto la truffa, accusati del reato di truffa aggravata e continuata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, ed altre 16 persone coinvolte a vario titolo, accusati del reato di concorso in truffa aggravata. A carico dei denunciati inoltre è stata chiesta all'autorità giudiziaria la misura cautelare del sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, delle somme che avrebbero indebitamente percepito. Le indagini dei militari dalla Compagnia di Vibo Valentia della Guardia di finanza comunque proseguono per verificare se nella truffa siano coinvolti altri Caf oltre a quelli già individuati.
