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Cade per 30 metri, ottantenne resta appesa a un ramo per due ore: salva

La disavventura di una 80enne di Pieve di Cadore, in provincia di Belluno.
A cura di B. C.
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Ha vissuto quattro ore da incubo, ma alla fine ne è uscita sana e salva. La signora Antonietta Cimegotto, 80enne che sabato scorso, tra i boschi di Pieve di Cadore, in provincia di Belluno, esattamente tra Domegge e Lorenzago, è stata protagonista davvero di una brutta esperienza. Ha deciso di raccontarla al Gazzettino, direttamente dal suo letto di ospedale, dove è stata ricoverata: “Sono rimasta due ore e mezza appesa al ramo con una mano sola e con l’altra, rotta, ho preso il cellulare del marsupio e ho chiamato il 118. Avevo un taglio in testa, sangue ovunque, una costola e un piede rotto, oltre a contusioni su tutto il corpo. Ma non volevo morire. Anzi, non ci pensavo proprio. Ma avevo tanto dolore. Mamma che male… Alla fine la mano ha ceduto e sono volata per altri 9 metri, dopo i primi 20, ma non ho mollato il cellulare”. E proprio il telefono tenuto in linea con il 118, ha permesso ai soccorritori di individuarla, visto che l’anziana non era in grado di dire dove si trovasse esattamente. “Proprio io che da micologa dico agli altri di non andare per i boschi da soli – ammette- sono incappata in questa avventura”.

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