188 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Caccia al killer di Budrio: il mistero della fuga in Brasile e la pista del telefonino

I complici di una rapina di Igor Vaclavic avrebbero fornito agli inquirenti il numero del suo cellulare che sarebbe rimasto a lungo attivo. Nessuno però lo avrebbe poi messo sotto controllo o tentato di localizzare. Altrimenti forse oggi “il russo” non sarebbe un assassino…
A cura di Biagio Chiariello
188 CONDIVISIONI
Immagine

Oltre 100 giorni da fantasma. La domanda che tutti si fanno è: dov’è finito Igor Vaclavic, alias Norbert Feher? La fuga del killer serbo 36enne accusato degli omicidi di Davide Fabbri, della guardia volontaria Valerio Verri e indagato per l'assassinio di Salvatore Chianese, resta oggi un mistero. Familiari e amici del barista di Budrio, assassinato la sera del primo aprile hanno messo una taglia da 50mila euro per chi fornisce informazioni utili alla sua cattura. Continuano a chiedere che venga fatta giustizia.

Il mistero della fuga in Brasile

Ma più passa il tempo e più diminuiscono le possibilità di trovare Igor Il Russo. E contemporaneamente aumentano le domande su dove il killer possa essere finito. Oggi il Corriere della Sera scrive che Norbert potrebbe essere finito addirittura in Brasile: alla fine del mese scorso negli uffici della Procura di Bologna sarebbe arrivata da Roma una nota riservata dello Sco, il Servizio centrale operativo della Polizia. Poche righe per rivelare che “una fonte confidenziale attendibile” avrebbe notizie importanti sulla presenza, in un Paese del Sudamerica, “del noto latitante serbo Norbert Feher, alias Igor Vaclavic il Russo”. Stando alla relazione richiesta dal pm Marco Forte, “un agente è stato inviato in Brasile per approfondire la dritta della fonte confidenziale (da qui si deduce che il Paese del Sudamerica sarebbe, appunto, il Brasile) e che però, proprio quando l’inviato è arrivato laggiù la polizia carioca ha arrestato la fonte. Quindi zero contatti, tutto rinviato. Non sono noti né il luogo in cui si troverebbe Norbert detto Igor, né il tipo di informazioni ottenute fin qui Ma, ammesso che sia vero, come ha fatto Igor a lasciare l’area controllatissima fra Bologna e Ferrara, con la sua foto segnaletica praticamente ovunque? E con quale mezzo avrebbe raggiunto il Brasile?”.

La pista del telefonino

Ma non è tutto. Sempre il Corsera racconta di una rapina finita in tragedia ad opera della vecchia banda di Igor capeggiata dal croato Pajdek: durante un colpo, tre rapinatori uccidono un pensionato e finiscono in cella. In cerca di attenuanti davanti alle forze dell'ordine, tirano in ballo anche il numero di cellulare di quel tizio che per tutti era Igor Vaclavich, nato in Russia il 21/10/76:

Viene emessa un’ordinanza per le rapine (autunno 2016). Ai due ex complici viene notificata in cella. A Igor no: è irreperibile. Se fosse catturato e condannato, con i precedenti che ha rimarrebbe in carcere per almeno altri dieci anni. Ma nessuno lo cerca. Zero tentativi per individuarlo, nemmeno i più semplici. E adesso che la sua vita è stata scandagliata palmo a palmo si scopre che quel numero di cellulare dato dai complici è rimasto attivo a lungo dopo l’emissione dell’ordinanza. Bastava metterlo sotto controllo, localizzarlo. E Igor il russo sarebbe stato un detenuto l’1 e l’8 aprile scorsi. Non un assassino.

Si sgonfia l'"effetto Igor" e riparte la caccia alle nutrie

Al momento la zona più battuta dai carabinieri per le ricerche del criminale è quella fra le province di Bologna, Ferrara e Rovigo. Ricerche che in realtà sono sempre più ridotte e limitate. Tant’è che il prefetto di Ferrara, Michele Tortora, ha chiesto ufficialmente la ripresa dei controlli e le operazioni di abbattimento delle nutrie nelle campagne del Mezzano, interessate per mesi dal’”effetto Igor”. Il via libera con una nota ufficiale: “Procedere con piena operatività all'attività di controllo e limitazione della popolazione delle nutrie – si legge – in particolare nelle aree del Mezzano interessate dai servizi di presidio e vigilanza da parte delle forze dell'ordine, finalizzate alla ricerca del noto latitante".

188 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views