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Burham, il 25enne cresciuto a Verona che ha accettato un matrimonio combinato: “Sono felice”

Burhan Mohammad è un ragazzo di origini pakistane cresciuto a Verona che ha sposato una ragazza nel Punjab senza averla mai incontrata: “In Italia l’80 per cento dei miei connazionali celebra nozze combinate. Il matrimonio non è solo amore, è anche fede”.
A cura di S. P.
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Lui si chiama Burhan Mohammad, è un ragazzo veronese di origini pakistane di venticinque anni e ha una moglie, una pakistana, che ha sposato ancor prima di incontrarla la prima volta. Il suo, insomma, è stato un matrimonio combinato che però a quanto pare lo ha reso felice. È lui stesso a raccontare la sua storia sulle pagine del L’Espresso, la storia di un matrimonio “organizzato” con un paio di messaggi e una telefonata. Gli amici veronesi non volevano crederci, ma lui non parla di forzature e ammette di essere innamorato della sua sposa, la ventiduenne Ifrah Noor. “Il 10 dicembre scorso mio padre mi ha mandato la foto di una ragazza, chiedendomi se mi piacesse. Ho risposto che era bella e non ne abbiamo più parlato. Ero al lavoro e pensavo non fosse una cosa importante. Non le avevo dato peso”, ha raccontato il giovane veronese affermando che poi, quella stessa sera, il padre lo ha invitato a parlare con quello che sarebbe diventato il suocero. Una telefonata di un paio di minuti, con convenevoli e domande generiche a cui ha risposto. L’unico contatto che c’è stato con la sposa prima del matrimonio è stata una breve telefonata durante la quale lui le ha chiesto che intenzioni avesse e come avrebbe voluto crescere i figli. “Il 14 dicembre, quindi quattro giorni dopo quel messaggio con la sua foto, eravamo fidanzati ufficialmente. E le nostre famiglie avevano già concordato la data delle nozze: il 17 febbraio”.

"I primi giorni ci davamo dei lei, poi è arrivato l'amore" – Una “fretta” di sposarsi che Burhan ha giustificato affermando che è inutile perdere tempo e rischiare di rovinare tutto: “Il matrimonio è una cosa molto seria e va affrontato come tale. Un musulmano si sposa anche per fede, non solo per la bellezza o per la ricchezza”. Così il giovane è partito per il Punjab il 13 febbraio. Il 15 ha ritirato l’abito tradizionale per i festeggiamenti e il giorno successivo sono iniziate le celebrazioni delle nozze. Ma la sposa l’ha vista per la prima volta solo il 17 febbraio. Il giovane veronese descrive sua moglie come una ragazza bellissima, intelligente, colta e aperta al mondo. “Il nostro approccio si è basato, e si basa, prima di tutto sul rispetto. Ricordo che i primi giorni ci davamo del lei. E con il rispetto è arrivato anche l’amore. Abbiamo viaggiato tanto insieme, sono stati momenti straordinari e non vedo l’ora che mi raggiunga in Italia, a fine mese spero”, ha raccontato ancora. Il venticinquenne ha anche detto che in Italia tanti pakistani, l'80 percento, accettano matrimoni combinati seguendo le indicazioni delle loro famiglie e sono felici.

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