28 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Buitoni, allarme esuberi: in 300 potrebbero perdere il lavoro

Il gruppo Newlat ha annunciato 300 esuberi. Allarme nello stabilimento di Sansepolcro, che però potrebbe essere coinvolto in minima parte.
A cura di Davide Falcioni
28 CONDIVISIONI
Immagine

Aumenta la preoccupazione tra i sindacati Cgil, Cisl e Uil riguardo la sorte dello stabilimento Buitoni di Sansepolcro, il pià grande del gruppo Newlat, che ha annunciato 300 esuberi e la chiusura di alcune sedi: ‘L'impresa – dicono i sindacati – si sta muovendo con scarsissima chiarezza in tema di finalità, investimenti, progetti. Noi intendiamo trasformare il confronto del 10 luglio in una grande vertenza nazionale sul futuro del gruppo e della sua occupazione. Intendiamo coinvolgere anche le istituzioni locali affinché Comuni, Province e Regioni siano informate preventivamente dalla Newlat delle sue intenzioni".

"Siamo di fronte – proseguono i sindacati – ad una società che sta progressivamente abbandonando la logica imprenditoriale per assumere quella finanziaria. Gli esempi? L’acquisizione di attività decotte e prefallimentari del settore alimentare che vengono comprate e poi chiuse come è accaduto, dal 2008 ad oggi, a Bari, Lecce e Bologna. Poi la progressiva contrazione dell’occupazione: la Newlat ha chiesto ai sindacati di fare una specie di “gioco della torre” e cioè di scegliere se chiudere lo stabilimento di Lodi oppure quello di Reggio Emilia. Una strategia assolutamente inaccettabile”.

A calmare le paure di lavoratori e sindacati è Angelo Mastrolia, presidente della Newlat, che in un'intervista al quotidiano La Nazione spiega: "Che ci sia una crisi nel settore è una cosa nota, tuttavia, penso che i dipendenti di Sansepolcro e anche le associazioni sindacali siano tra quelli che possono stare maggiormente tranquilli. Lo stabilimento in Valtiberina è quello dove il gruppo ha fatto maggiori investimenti negli anni e i problemi di esubero sono assolutamente irrisori, tanto è vero che a Sansepolcro non è stato licenziato nessuno". Tuttavia difficilmente ci si può dire tranquilli: se i 300 esuberi non saranno a Sansepolcro, l'azienda pare determinata a farli altrove

28 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views