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Bruxelles, l’attentatore aveva seconda bomba piena di chiodi per fare più vittime

L’uomo è un 36enne originario di Molenbeek, morto a causa delle ferite. Aveva due ordigni di cui uno pieno di chiodi e bulloni. “Voleva far esplodere una potente bomba, ma alla fine c’è stata solo una piccola esplosione” ha rivelato il Ministro dell’interno belga.
A cura di Antonio Palma
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Solo grazie all'intervento tempestivo degli agenti e al puro caso che martedì sera a Bruxelles si è evitata la strage. L'attentatore della stazione centrale della capitale belga, rimasto ferito e poi morto in ospedale, infatti aveva ben due bombe addosso di cui solo una sarebbe esplosa e neanche del tutto. Lo ha raccontato oggi alla radio belga La Premiere il ministro dell'Interno di Bruxelles, Jean Jambon, precisando che il terrorista è stato identificato come un 36enne di origini marocchine  di Molenbeek, quartiere ad alta densità musulmana, lo stesso da cui provenivano alcuni dei componenti del commando che colpì nel 2015 a Parigi e i kamikaze degli attacchi sanguinari all’aeroporto di Zaventem e alla metropolitana di Maelbeek del marzo 2016, sempre a Bruxelles, che provocarono 32 morti e centinaia di feriti.

Secondo i media locali l'uomo si chiamerebbe Oussama e sarebbe conosciuto alle forze dell'ordine per reati connessi alla droga ma non schedato come legato al terrorismo. "L’attentatore voleva far esplodere una potente bomba, ma alla fine c’è stata solo una piccola esplosione" ha spiegato Jambon ai media locali. Secondo il Ministro belga, l'attentatore aveva con sé un'altra bomba che non è esplosa, imbottita di chiodi per fare più vittime possibili.

Mentre la polizia belga ha avviato una serie di perquisizioni proprio a Molenbeek per cercare di capire i movimenti dell'uomo negli ultimi giorni ed eventuali complici, sull'esatta dinamica dei fatti però resta ancora molto da chiarire. Secondo una prima ricostruzione dell'accaduto, il terrorista sarebbe stato fermato da soldati armati impegnati nei controlli di routine, alla vista degli agenti avrebbe tentato di far esplodere uno degli ordigni contenuti in uno zaino ma poco dopo sarebbe stato colpito dai militari.  Come ha sottolineato il procuratore federale belga, mentre correva verso un soldato  l'uomo ha detto ha urlato anche ‘Allahu Akbar' . La bomba fortunatamente ha provocato solo un piccolo scoppio e una fiammata innescando un piccolo incendio poi spento dai vigili del fuoco.

La polizia belga infatti dopo alcune ore ha dichiarato la situazione di emergenza cessata e riaperto la strade intorno alla stazione centrale di Bruxelles. Quest'ultima invece è stata riaperta ai viaggiatori solo nella mattinata di mercoledì dopo tutti i rilievi del caso e dopo che la zona dell'esplosione è stata ripulita e il corpo dell'attentatore rimosso. L'organismo antiterrorismo che valuta il livello della minaccia, ha mantenuto l'allerta al livello 3 su 4

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