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Bruciarono edificio comunale per non pagare le tasse: due arresti a Comiso

I due, un 48enne e un 60enne, arrestati oggi dalla polizia dopo un lungo lavoro investigativo: “Volevano evitare cartella esattoriale da 8mila euro”
A cura di Antonio Palma
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Erano seriamente intenzionati a non pagare nemmeno un euro di quelle tasse comunali che l'amministrazione locale gli chiedeva, per questo avrebbero messo in atto un assurdo piano che prevedeva di far sparire l'intera cartella esattoriale presente negli uffici comunali bruciando tutto. Per questo due uomini di Comiso, un 48enne e un 60enne, sono stati arrestati questa mattina dagli agenti di polizia su mandato del Gip di Ragusa che ha firmato un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei loro confronti su richiesta della locale Procura della Repubblica.

Secondo gli inquirenti, i due, non sapendo dove si trovasse la loro cartella esattoriale e incuranti del pericolo che avrebbero potuto innescare, hanno pensato bene di incendiare l'intero ufficio comunale. I fatti risalgono alla vigilia di Natale del 2015, quando i due per distruggere una cartella fiscale di 8mila euro sono entrati in azione. L'inchiesta, svolta della squadra mobile del commissariato di Comiso e dalla Digos, ha accertato che mentre il 60enne attendeva in macchina, il 48enne ha sfondato alcune porte dell’ufficio comunale dandolo poi alle fiamme con della benzina che si era portato dietro.

Le fiamme poi si sono propagate ad altri locali dell'ufficio comunale innescando un incendio che i vigili del fuoco hanno fatti fatica a domare. L’incendio ha creato danni per migliaia di euro e la parziale inagibilità degli uffici comunali, oltre a mettere in grave pericolo di vita anche gli abitanti della zona. I due arrestati smascherati grazie alle telecamere di sorveglianza dentro e all'esterno del comune.

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