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Brexit, svelato documento riservato: “Londra non ha un piano concreto”

Una nota governativa confidenziale, rivelata dal Time, svelerebbe le forti divisioni tra i ministri della Premier Theresa May sui passi da intraprendere. Il documento parla di almeno sei mesi per redigere un piano concreto ma dal governo smentiscono la paternità della nota.
A cura di Antonio Palma
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Il governo britannico non avrebbe alcun piano preciso sui passi da intraprendere per arrivare alla Brexit, l'uscita del Regno unito dall'Unione Europea. È quanto rivela oggi il quotidiano Times riportando il contenuto di un documento segreto del governo di Londra di cui è entrato in possesso. Secondo il giornale, la nota, chiamata "Brexit Update" e scritta il 7 novembre da un consulente del governo e destinata all’ufficio di Gabinetto, riferisce che la situazione è ancora in alto mare a causa delle forti divisioni sui passi da intraprendere tra i ministri della Premier Theresa May.

Il documento indicherebbe un tempo di almeno "altri sei mesi" prima di poter mettere a punto un piano concreto sulla "exit strategy", una circostanza che farebbe naufragare la promessa fatta dalla stessa  May perché renderebbe praticamente impossibile l'attivazione a marzo del famoso articolo 50 che avvia il processo di distacco dall'UE. Anche per questo dallo stesso governo si sono affrettati a smentire la nota bollandola semplicemente come falsa così come le ricostruzioni dei giornali. "Questo non è un rapporto del governo e non riconosciamo le affermazioni che contiene", hanno fatto sapere da Downing Street.

Il documento, visionato anche dalla Bbc, nel dettaglio parla di sue schieramenti all'interno del governo britannico che renderebbe difficile una mediazione sulla brexit. Da un parte ci sarebbe il ministro degli Esteri Boris Johnson con il ministro per la Brexit David Davis e il ministro per il Commercio internazionale Liam Fox. Dall'altra il Cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond con il ministro del Commercio Greg Clark. Entrambi gli schieramenti avrebbero dei loro piani ma che non sono condivisi e quindi  a mancare sarebbe proprio una "strategia complessiva" del governo. La nota infine suggerisce che questa situazione si ripercuote sulle istituzioni governative, con i singoli dipartimenti che stanno sviluppando progetti individuali  che al momento ammontano ad oltre 500.

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