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Brexit, è guerra in Europa: Ue vorrebbe 100 miliardi di euro, il Regno Unito rifiuta la richiesta

La premier inglese Theresa May non ha intenzione di accettare le richieste dell’Unione europea. In particolare, come stamane ha rivelato il quotidiano Financial Times, non avrebbe alcuna intenzione di corrispondere i 100 miliardi di euro che la Ue vorrebbe per concedere la Brexit al paese.
A cura di Charlotte Matteini
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Il negoziato tra Unione europea e Regno Unito per la Brexit è in stallo. O meglio, la Gran Bretagna, come già precedentemente annunciato, non ha intenzione di accettare le condizioni imposte dall'Ue e la premier Theresa May promette battaglia: il Financial Times questa mattina ha rivelato che al Regno Unito uscire dall'Unione europea costerebbe circa 100 miliardi di euro, una cifra che però la May si rifiuta di pagare perché sarebbe circa il doppio di quella inizialmente stimata dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. La cifra che verrà richiesta a Londra considera infatti anche la percentuale britannica erogata per i progetti a lungo termine concordati con l'Ue, oltre al contributo del Regno Unito al pagamento di pensioni e benefici per i dipendenti dell’Unione e altre spese comuni.

La stima rivista al rialzo diffusa dal Financial Times infatti tiene conto di tutti questi particolari contributi, e solo quelli per l’agricoltura valgono circa 10-15 miliardi di euro. La questione finanziaria, insieme a quella relativa ai diritti dei 3 milioni di residenti europei nel Regno Unito e a quella relativa ai confini tra Irlanda e Irlanda del Nord potrebbero minare il proseguimento delle trattative, se il Regno Unito proseguirà con l'opporre resistenze. L'Unione europea, infatti, ha già dichiarato di non essere intenzionata a discutere con il governo di Theresa May finché queste specifiche questioni non verranno risolte. Fino a quel momento, dunque, la trattativa non comprenderà i temi relativi ai futuri accordi commerciali ed eventuali dazi.

Qualche giorno fa un giornale tedesco sostenne che dopo la cena informale avvenuta a Downing Street tra May e Juncker, il presidente della Commissione Ue avrebbe detto che la premier inglese "vive in un'altra galassia" e che dopo averla incontrato si sarebbe sentito "dieci volte più scettico". La premier inglese ha risposto alle indiscrezioni sostenendo che la trattativa tra Ue e Regno Unito sarebbe stata "maledettamente difficile".

Da Bruxelles, inoltre, è arrivato un altro divieto per la Gran Bretagna: May non potrà negoziare con gli altri leader europei, ma solo con Michel Barnier, il capo negoziatore europeo. "La somma che il Regno Unito dovrà pagare per uscire dall'Unione europea non è un castigo né una tassa ma risponde alla necessità che Londra rispetti gli impegni che ha assunto. Sono stati presi degli impegni e si devono rispettare, è una questione di responsabilità", ha dichiarato Barnier in conferenza stampa. “Una cosa è certa, non pagheremo 100 miliardi di sterline. Pagheremo quanto è ‘legalmente dovuto', non ‘semplicemente ciò che l'Ue vuole'. Prendiamo sul serio sia i nostri diritti sia i nostri obblighi", ha fatto sapere ai media il negoziatore britannico, David Davis.

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