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Brescia: uccise l’ex compagna per gelosia, condannata a 16 anni

Soddisfatto l’avvocato difensore che parla di primo caso in Italia di femminicidio tra donne. Il pm aveva chiesto trenta anni.
A cura di A. P.
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Condanna in primo grado a 16 anni di reclusione per la 35enne Angela Toni accusata di aver ucciso nel sonno la sua ex compagna per motivi di gelosia. È questo il verdetto del Tribunale di Brescia ad un anno esatto dall'omicidio, avvenuto il 10 marzo 2013 a Gussago nel Bresciano. Secondo la ricostruzione dei fatti avvenuta nel corso del processo, quel giorno l'imputata prese la pistola che aveva in casa e uccise nel sonno con due colpi a bruciapelo l'ex compagna e convivente, la 34enne Marilena Ciofalo. Secondo l'accusa a scatenare l'istinto omicida della 35enne è stata la gelosia visto che da poco aveva scoperto che la sua compagna aveva una nuova relazione con un'altra donna. Per gli inquirenti, dunque, si è trattato di un omicidio a sfondo passionale per il quale lo stesso pubblico ministero Gianmaria Pietrogrande il 17 febbraio scorso durante la requisitoria aveva chiesto una condanna a 30 anni di carcere.

"Primo caso di femminicidio tra donne" – Soddisfatto l’avvocato della donna condannata, Fausto Pelizzari, secondo il quale si ci si trovava di fronte al primo caso in Italia di femminicidio tra donne. "Attenzione a non usare questi episodi per equiparare le violenze, quella tradizionale maschile verso la partner e quella all'interno delle coppie lesbiche" ha avvertito la dirigente di Arcilesbica, Cristina Gramolini, aggiungendo: "Non vorrei che in nome di alcuni casi si dia la sensazione che la violenza è insita in tutti i rapporti di coppia e che nulla cambia tra la coppia tradizionale, in cui predomina la guida maschile, e una situazione diversa".

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