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Brasile: scontri e violenze durante la protesta degli insegnanti

La marcia pacifica di 10mila persone a sostegno delle rivendicazioni degli insegnanti a Rio De Janeiro è degenerata in scontri con la polizia per l’intervento di un centinaio di violenti.
A cura di Antonio Palma
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La marcia di protesta degli insegnanti brasiliani a Rio de Janeiro ieri sera da manifestazione pacifica si è trasformata in guerriglia urbana con violenze e scontri con la polizia. Più di 10mila persone si erano radunate in piazza ieri sera per chiedere aumenti salariali al governo brasiliano dando vita ad una manifestazione che è stata in gran parte pacifica. La protesta dei docenti però è poi degenerata con l'intervento di un gruppo di un centinaio di persone mascherate che si sono staccate dal corteo principale e hanno messo in atto  numerosi atti vandalici nel centro della città costringendo la polizia ad intervenire. Intorno alle 20 quando ormai il corteo aveva raggiunto la sede del Consiglio municipale di Rio alcuni dimostranti infatti hanno iniziato a lanciare bottiglie molotov contro edifici pubblici a distruggere le vetrine delle banche, incendiando anche un autobus.

Gli agenti di polizia in assetto anti sommossa hanno risposto con gas lacrimogeni e cariche per disperdere i violenti che nel frattempo avevano eretto anche barricate accatastando sedie ed altro materiale. Negli scontri fracassate le porte del Comune e bruciata anche la facciata dell'edificio. Anche a San Paolo dove era in corso un'altra manifestazione degli insegnanti ci sono stati scontri con la polizia dopo che alcuni violenti  con il volto coperto hanno distrutto le vetrine di alcune banche. Anche in questo caso le violenze si sono registrate per l'azione di alcune frange violente al termine di una manifestazione in gran parte pacifica da parte degli insegnanti.

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