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Brasile, il Senato vota la destituzione di Dilma Rousseff

Il voto è arrivato al termine del lungo processo di impeachment che già aveva portato alla guida del Paese il suo ex vice, Michel Temer, prossimo ad insediarsi alla guida del Brasile fino al 2018.
A cura di C. T.
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A una settimana dalla fine delle Olimpiadi di Rio, il Senato brasiliano ha votato oggi con 61 voti a favore e 20 contrari la destituzione della presidente Dilma Roussef, che decade così definitivamente dalla carica. Per la destituzione erano necessari i voti dei due terzi dei senatori, 54 su 81. Il voto è arrivato al termine del lungo processo di impeachment che già aveva portato alla guida del Paese il suo ex vice, Michel Temer, prossimo ad insediarsi alla guida del Brasile fino al 2018. Temer giurerà in Parlamento in giornata nel corso di una breve cerimonia, prima di volare in Cina per partecipare al G20. Esercita di fatto già la presidenza ad interim dalla sospensione, il 12 maggio da parte del Senato, della prima donna eletta, nel 2010, alla guida del Brasile.

Bocciata, invece, la proposta di ineleggibilità per otto anni della Rousseff, votata in un voto distinto da quello sulla destituzione. Era stata proprio la sua formazione, il Partito dei lavoratori (PT), a chiedere di tenere sepratate le due votazioni.

Prima del voto, uno dei consiglieri dell'ex presidente aveva dichiarato che Rousseff era "tranquilla". Lunedì Dilma ha risposto per più di 14 ore al fuoco di fila delle domande dei senatori nel processo d'impeachment senza mai perdere la calma. "Votate contro la destituzione, votate per la democrazia", ha detto, sottolineando di avere "la coscienza tranquilla, per non aver commesso alcun reato"

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