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Brasile, Pamela Canzonieri è stata strangolata: “Polizia ha dei sospetti”

Dall’autopsia sono arrivati i primi risultati certi sul caso dell’omicidio della 39enne ragusana, avvenuto a Morro di San Paolo, nello stato di Bahia. La polizia precisa che la donna è stata sorpresa in casa sua, ma che non ci sono segni di effrazione.
A cura di Biagio Chiariello
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Non ci sono più dubbi: Pamela Canzonieri, la 39enne di Ragusa, che era stata trovata morta giovedì scorso nella sua abitazione a Morro de Sao Paolo, uno dei paradisi turistici nell'isola di Tinhare, a sud di Salvador de Bahia, è stata uccisa. Strangolata a mani nude, fa sapere la polizia locale che cita risultati dell'autopsia. La causa della morte è asfissia, ha precisato Alberto Maraux il portavoce degli agenti: Pamela sarebbe stata sorpresa in casa sua, per quanto all’interno non siano stati trovati segni di effrazione. Sono questi i primi elementi certi sul caso della morte di Pamela Canzonieri.

La donna stata era trovata morta all’interno del suo appartamento di Morro de Sao Paolo nella notte tra giovedì e venerdì scorso. Una email inviata da una sua amica italiana, anche lei residente nella stessa località turistica, all’inviato di ‘Quarto Grado’, Remo Croci, aveva fatto subito pensare all’omicidio. “Pamela è stata uccisa brutalmente nella sua dimora”, scrive la donna, che dal racconto che ne fa sembra conoscerla bene. “L’assassinio le ha spaccato il cranio”. La 39enne amava molto quella zona del Brasile e da cinque anni vi trascorreva il periodo estivo brasiliano. Affittava una casa e lavorava in un ristorante. Proprio nella sua casa nel quartiere di Mangaba, dove si trovava da più di un mese, è stata trovata cadavere dalla polizia che era stata allertata da una telefonata anonima e dalla denuncia di alcuni amici. I lividi sul corpo avevano subito fatto pensare ad un'aggressione, anche se non c'erano state conferme ufficiali.

Gli inquirenti brasiliani hanno reso noto di aver identificato alcuni sospetti per l'omicidio. Lo ha rivelato il portavoce della polizia locale e anche il titolare dell'inchiesta ha precisato ai media che le indagini sul crimine sono in fase avanzata, ma che ulteriori dettagli non sono stati forniti per non ostacolare il lavoro degli investigatori. Sarebbero stati ascoltati già diversi testimoni e ad alcune persone sarebbe stato fatto il prelievo del Dna per accertare l'eventuale presenza nella casa in cui viveva la 39enne ragusana.

I familiari della vittima attendono il rientro della salma che, dopo l'esame autoptico, dovrebbe avvenire venerdì prossimo. Anche il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia ha deciso di aprire un fascicolo contro ignoti anche per consentire agli organi di polizia locali di svolgere indagini autonome rispetto a quelle portate avanti dalle autorità di polizia brasiliana.

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