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Botte, minacce e procurati aborti alla moglie 28enne: arrestato 35enne a Cassibile

L’uomo, di origine marocchina, è stato denunciato dalla donna dopo l’ennesimo episodio di violenza davanti agli occhi del figlio minore della coppia. Drammatico il racconto della donna: minacciata più volte di morte, non poteva mai uscire di casa ed è stata costretta a interrompere tre gravidanze.
A cura di Ida Artiaco
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Picchiata, minacciata e tenuta in schiavitù dal marito per ben otto anni. È quanto ha denunciato una ragazza di 28 anni di Cassibile, in provincia di Siracusa, che ha deciso di ribellarsi agli abusi subiti dal compagno dopo l'ennesimo episodio verificatosi davanti agli occhi del figlio minore della coppia. La donna ha anche raccontato di essere stata costretta a interrompere tre gravidanze. Il suo aggressore, un uomo di 35 di origine marocchina, è stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, lesioni e minacce, e portato al carcere di Cavadonna, a disposizione della Procura della Repubblica di Siracusa con cui i militari dell'Arma svolgeranno ulteriori ed approfondite indagini.

Drammatiche le dichiarazioni rilasciate dalla vittima. La 28enne ha sottolineato le condizioni in cui veniva tenuta come una schiava all’interno della loro abitazione, le veniva lasciata la somma di 5 euro al giorno per provvedere alla spesa e questo era l'unico momento per il quale veniva autorizzata ad uscire; le minacce di morte erano continue, così come le botte e le offese di varia natura. "Le vittime di violenza devono trovare il coraggio di ribellarsi – ha dichiarato il comandante provinciale carabinieri, colonnello Luigi Grasso -. Per contrastare questo gravissimo fenomeno è necessario un corale impegno ed un'opera di sensibilizzazione quotidiana".

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