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Bossi contro Salvini: “È la brutta copia di Renzi, pensa solo alle poltrone. La Lega è finita”

Il fondatore della Lega Nord potrebbe rifondare il partito, abbandonando il Carroccio a trazione salviniana: “Salvini è la brutta copia di Renzi: Sono tutti e due uguali, per loro la soluzione è “prima il mio culo, ma io non mollo. Non permetterò che il Nord venga tradito per qualche sedia in più”.
A cura di Charlotte Matteini
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Matteo Salvini ha nuovamente vinto le primarie della Lega Nord e per la seconda volta viene consacrato segretario federale del partito, provocando l"ira del fondatore Umberto Bossi. Da molto tempo il "Senatùr" critica Salvini e nel corso dei mesi ha spesso dichiarato di considerarlo inadatto alla guida del partito, accusandolo di aver snaturato la Lega Nord e di aver cancellato il progetto federalista che da sempre ha caratterizzato il Carroccio sin dalla sua fondazione. "Cosa farò se vince Salvini? Non so, vediamo i dati", aveva commentato ieri Bossi rispondendo alle domande dei cronisti, aggiungendo: "Ci sono migliaia di fuoriusciti ed espulsi della Lega che hanno messo assieme un partito abbastanza grande e stanno attorno a Bernardelli. Io potrei valutare la situazione. Sono per continuare la battaglia per la liberazione del Nord ma prima vediamo i dati. In ogni caso, se Salvini porta la Lega al Sud, è finita".

"Salvini è la brutta copia di Renzi: Sono tutti e due uguali, per loro la soluzione è “prima il mio culo, ma io non mollo. Non permetterò che il Nord venga tradito per qualche sedia in più", ha proseguito Umberto Bossi. "Berlusconi vuole un’Europa in cui ci sia un potere esterno che limiti le spese pazze dell’Italia, i Le Pen invece non erano fascisti all’acqua di rose ma andavano a scoperchiare le tombe degli ebrei, e la mia famiglia è sempre stata antifascista", ha aggiunto Umberto Bossi.

Nelle intenzioni di Bossi sembra quindi esserci la scissione della Lega Nord e la conseguente rifondazione del Carroccio a trazione federalista. Secondo quanto riferiscono fonti ben informate, a rifondare la Lega nordista potrebbe essere l'imprenditore milanese Roberto Bernardelli, tra i cofondatori del "Partito dei pensionati" e militante leghista di lungo corso, nonché fondatore della sua associazione si chiama "Per fare grande il Nord", probabile nucleo della nuova Lega anti-salviniana.

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