Bossetti intercettato in carcere: “Ho detto di avere un tumore per non andare al lavoro”
"Ma è vero che hai detto che avevi un tumore al cervello? Certo che è vero…non me ne fregava niente, me ne volevo andare”, è questo uno dei passaggi delle conversazioni tra Massimo Giuseppe Bossettie e la moglie Marita Comi, intercettate dagli inquirenti nel carcere di Bergamo dove l'uomo è detenuto con l'accusa di aver ucciso la 13enne Yara Gambirasio. Nel passaggio della conversazione tra l'indagato e la moglie, questa gli chiede conto delle notizie che sono filtrate sulla stampa relative al fatto che avesse una certa propensione a raccontare bugie per poter avere tempo a disposizione. Bossetti infatti aveva riferito ai colleghi diverse balle proprio per evitare di doversi recare al lavoro. Come ricostruito dagli inquirenti, pare che Bossetti fosse abituato a raccontare bugie come quella di avere un tumore al cervello per giustificare diverse assenze dal lavoro e per questo era stato soprannominato anche "il favola" dai colleghi. L'intercettazione del 20 novembre dello scorso anno, pubblicata in esclusiva da Rai News e messa in onda dal Gr Rai, è agli atti dell'inchiesta e verrà utilizzata insieme alle altre nel processo a carico dell'uomo che avrà inizio il 3 luglio prossimo.
Con questa prova infatti i giudici vogliono ricostruire la personalità di Bossetti e dimostrare che aveva molto tempo libero durante il quale non si limitava a fare lavori per conto proprio per guadagni extra, ma a volte stava a casa da solo per cercare su internet immagini porno su ragazzine e notizie relative al caso Yara. In un'altra intercettazione dei colloqui in carcere, registrata in dicembre, invece si sente Marita Comi chiedere al marito come facesse a ricordarsi di aver tenuto spento il cellulare il giorno della scomparsa di Yara senza ricordare cosa avesse fatto quel giorno. "Non sapevi dov'eri e ti ricordi che era spento? Dove sei stato tutto il pomeriggio?" gli chiede la moglie. Bossetti non sa rispondere e proprio questo avrebbe scatenato i dubbi della donna.
