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Boschi: “I veri partigiani voteranno sì al referendum sulla Costituzione”

Il ministro per le Riforme torna sulle polemiche delle ultime settimana e ribadisce: “Se perdiamo il referendum andiamo a casa io e Renzi”. Durissimo Bersani: “Come si permette di parlare di partigiani veri e finti?”
A cura di Redazione
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Torna a parlare il ministro per le riforme costituzionali Maria Elena Boschi, dal salotto televisivo di Lucia Annunziata, nella trasmissione di RaiTre In Mezz’Ora. Al centro dell’intervista, ovviamente, il referendum sulla riforma della Costituzione che si terrà in autunno e che vedrà gli italiani alle urne per esprimersi sul disegno di legge che porta appunto la firma del ministro per le Riforme e dello stesso Presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Un appuntamento caricato di ulteriore valore dalla “personalizzazione” dello scontro in atto, cui nemmeno il ministro Boschi mostra di sottrarsi quando fa capire di essere d’accordo con la linea di Renzi: “Se al referendum vince il no, allora verranno altri e noi andremo via. […] Avevamo sempre detto che su una riforma così importante avremmo chiesto il referendum, anche se la maggioranza alla fine fosse stata più ampia. Ora è obbligatorio[…] ma in ogni caso il referendum sarebbe stata una scelta politica forte”. Del resto, aggiunge il ministro, "le riforme erano cominciate col Governo Letta, ma si erano bloccate e il nostro governo nasce su mandato del presidente Giorgio Napolitano proprio per riprenderle"; "noi", continua il ministro, "abbiamo chiesto la fiducia al parlamento su questo programma di riforme, ora come facciamo a non ritenere così importanti queste riforme?". Alla domanda sulle conseguenze di una eventuale bocciatura, poi la Boschi è chiara: "Renzi quando dice una cosa la fa, se vince il no andremo via".

Poi il ministro rilascia una dichiarazione che certamente farà discutere e rischia di riaprire uno scontro tesissimo: “È vero, l’Associazione nazionale partigiani come direttivo nazionale ha preso una linea, però ci sono molti partigiani, quelli veri, e non quelli venuti poi, che voteranno sì alla riforma”. Il riferimento è al “comandante Diavolo”, al secolo Germano Nicolini, che in una recentissima intervista al Resto del Carlino si è detto intenzionato a votare sì alla riforma della Carta, imitato da altri appartenenti all’Anpi.

Durissima la risposta di Pier Luigi Bersani, affidata alla sua pagina Facebook:

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